Incurvamento acquisito del pene o Malattia di Peyronie
La maggior parte degli uomini presentano una leggera curva nel pene, che può rappresentare un problema se causa dolori o rende difficile l’atto sessuale. Approfondiamo questo tema con la Dott.ssa Fedra Gottardo, specialista in Urologia e Uroginecologia
Pene curvo: com’è la situazione in Italia?
La comparsa di un incurvamento o deformazione del pene (o pene storto) è un evento molto frequente, soprattutto dopo i 50 anni, ma può verificarsi in qualsiasi altra fascia d’età adulta. Oltre a creare imbarazzo è una situazione che può accompagnarsi a dolore all’erezione e a difficoltà nella penetrazione.
Talora il Paziente può ricordare un evento traumatico che ha preceduto la comparsa dell’incurvamento, ma nella maggior parte dei casi la storia clinica è completamente negativa.
Quali sono i trattamenti utilizzati per questa patologia?
Oltre alle tecniche chirurgiche di raddrizzamento, che vengono solitamente riservate ai casi più gravi, esistono delle terapie conservative in grado di ridare simmetria ed elasticità al pene in maniera non invasiva e duratura.
Tra queste ricordiamo, in fase precoce, l’associazione del Paraminobenzoato, Vitamina E ed eventualmente Astaxantina, peraltro privi di effetti collaterali, nelle fasi successive possono essere messe in atto la Terapia con Microinfiltrazioni del pene (ad azione locale), Onde d’Urto a bassa intensità (rigenerative) e l’uso in autonomia dei Dispositivi Vacuum (cosiddette “pompe a vuoto”).
La strategia deve essere concordata col paziente previa valutazione clinica ed ecografia delle caratteristiche dell’incurvamento e dell’eventuale “placca” cicatriziale che lo causa.