Infezioni respiratorie ricorrenti in età pediatrica e prevenzione
Le infezioni respiratorie ricorrenti nei bambini rappresentano una sfida per molte famiglie, ma una comprensione approfondita delle cause, dei sintomi e delle opzioni di trattamento può fare la differenza nella gestione di queste condizioni. Definite come più di sei infezioni in un anno per bambini sotto i tre anni, o più di un'infezione al mese tra settembre e aprile, queste problematiche colpiscono comunemente i più piccoli durante l'autunno e l'inverno, quando la stagione fredda è un terreno fertile per i virus respiratori. Approfondiamo l’argomento con il Dott. Giuseppe Felice, Pediatra e Allergologo in provincia di Milano
Tipologie e cause
Le più frequenti in età pediatrica sono le infiammazioni delle alte vie respiratorie (riniti, tonsilliti e faringiti) che colpiscono, soprattutto in autunno e inverno, i bambini che frequentano la comunità (asili nido e scuole materne). Sono provocate per l’80% da virus e per il restante 20% da batteri. Ovviamente i fattori di rischio da annoverare sono la stagione fredda, il fumo passivo in casa, la presenza di patologie di fondo quali la fibrosi cistica o malattie malformative dell’apparato respiratorio.
Sintomi e quadri clinici
Si manifestano con scolo nasale (rinite), mal di gola (faringite), tosse da infiammazione tracheale (tracheite), produzione di muco bronchiale (bronchite), rialzo febbrile, fino a quadri clinici più complessi come nelle broncopolmoniti in cui (oltre ai sintomi suddetti) si manifesta anche uno scadimento delle condizioni cliniche (astenia, inappetenza, pallore cutaneo).
Approccio terapeutico
La terapia utilizzata dipende ovviamente dal quadro clinico. Per la rinite possono essere sufficienti i lavaggi nasali, se coesiste faringite e/o tosse si impiegheranno antiinfiammatori per via orale o per via aerosolica, per la tosse secca o produttiva verranno via via prescritti dal pediatra o calmanti o fluidificanti a seconda del tipo appunto di tosse e dell’età del paziente.
L’efficacia delle terapie prescritte è sicuramente subordinata alla compliance della famiglia: se il farmaco viene somministrato correttamente, negli orari previsti e per la durata prescritta, il trattamento va sempre a buon fine, ma se il genitore si arrende alla prima difficoltà di somministrazione al bambino, purtroppo la terapia rimane insoddisfacente.
Prevenzione
È possibile prevenire le IRR attraverso delle semplici regole:
- ricordarsi che il pediatra cura ma il genitore deve prendersi cura del proprio figlio malato;
- somministrare in modo rigoroso le terapie prescritte;
- mantenere a casa il bambino convalescente fino a guarigione completa;
- non mandare il bambino in comunità quando è febbrile o sta incubando una malattia.
Infine, l’osservanza delle regole di sanità pubblica e il rispetto degli altri bambini e delle altre famiglie può essere definita la prima forma di prevenzione.