L’andropausa NON esiste!
L’avanzare dell’età porta nell’uomo, come nella donna, al manifestarsi di una serie di cambiamenti fisiologici che sono racchiusi nel concetto di invecchiamento. L’instaurarsi di una condizione caratterizzata da una riduzione progressiva dei livelli di testosterone ha necessitato negli anni di una definizione: si parla quindi Andropausa nel tentativo di identificare una condizione che nell’uomo, a differenza della donna, è slegata da specifici e regolati meccanismi ormonali
Il concetto di Andropausa nell'uomo
Nella donna, contrariamente all’uomo si assiste alla cessazione dei processi fisiologici legati alla mensile ovulazione; Nell’uomo ciò non avviene, perché i testicoli continuano a produrre spermatozoi per tutta la vita. Dal punto di vista fisiologico vi è un rallentamento nella produzione spermatica, dovuto alla riduzione quantitativa ma non qualitativa della spinta ormonale.
Differenze tra uomo e donna nell'invecchiamento
Non si tratta quindi di una condizione fisiologica, ma piuttosto di una fase della vita dell’uomo caratterizzata da un calo progressivo dell’energia e della vitalità sessuale, definita Libido. La riduzione del testosterone può raggiungere l’1-2% annuo dopo i 30 anni, rimanendo entro dei limiti fisiologici (vedi grafico). La costante spinta del testosterone mantiene i caratteri sessuali maschili secondari (distribuzione e quantità dei peli corporei, sviluppo dei genitali esterni e degli organi annessi come la prostata, la voce “maschia” ed un tono muscolare particolarmente virile ed energico) creando uno stretto legame con la patologia benigna prostatica.
La riduzione del testosterone e i suoi effetti
I sintomi di questa condizione non patologica, l’andropausa, includono il calo della libido, il deficit erettile, affaticamento, depressione, perdita di massa muscolare, aumento del grasso corporeo e diminuzione della densità ossea; a questi si aggiunge la sintomatologia urinaria ostruttiva legata all’ipertrofia prostatica benigna (IPB).
Sintomi dell'andropausa
L’approccio medico legato alla gestione dei sintomi, deve essere multidisciplinare con l’obiettivo di creare un nuovo equilibrio di forze che mantengano alta la qualità di vita dell’uomo. Tra i trattamenti disponibili figurano fitoterapici e farmaci condizione-specifica, ma riveste un ruolo fondamentale la modifica dello stile di vita: una dieta ri-equilibrata sulle nuove condizioni e l'attività fisica regolare migliorano la composizione corporea mantenendo alto lo stimolo alla produzione naturale di testosterone.
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L'approccio medico e trattamento multidisciplinare
Anche la prevenzione gioca un ruolo cruciale: abitudini salutari, monitoraggio della salute cardiovascolare e mantenimento del tono muscolare e osseo possono ridurre l'impatto del calo ormonale. Con il supporto del medico specialista, come l’urologo, è possibile gestire efficacemente questa fase, migliorando il benessere generale e la qualità della vita.