L’importanza della nutrizione in dermobiotica
A Ippocrate si deve l’importanza del concetto di dieta all’interno dell’atto medico e la famosissima frase: “Sei quello che mangi e fai che la medicina sia il tuo cibo”. Questa citazione non è stata per noi mai così attuale. Una correlazione tanto importante e forse ovvia visto che il cibo viene introdotto diverse volte al giorno per sette giorni la settimana per tutta la vita! Approfondiamo la relazione che intercorre tra nutrizione e dermobiotica in questo breve articolo
Che cos’è la dermobiotica?
Per dermobiotica si intende il rapporto che lega la pelle e le sue malattie al microbiota (cutaneo e gastrointestinale) e all’alimentazione.
Questa nuova medicina utilizza sempre meno i farmaci e sempre più il cibo. Pertanto, è fondamentale la conoscenza dell’intestino e dell’equilibrio del suo microbiota, della permeabilità dell’intestino e della sua infiammazione.
Forse non si tratta nemmeno di una “nuova medicina”, ma solo di recuperare una saggezza tramandata fino ai nostri nonni e poi perduta o dimenticata che oggi si avvale dell’aiuto delle ultime nuove metodologie diagnostiche d’avanguardia (test genetici, test di disbiosi e permeabilità intestinale, analisi genetica del microbiota o GUT screening ecc.).
Lo scopo della dermobiotica è quello di evidenziare e curare i legami tra infiammazione intestinale e alimenti che la sostengono, sindrome metabolica, insulino-resistenza, permeabilità e disbiosi intestinale, allergie o sensibilità nascoste e le tante patologie della pelle, proponendo un nuovo modo di curare queste patologie partendo dall’intestino (microbiota intestinale e, quindi, cutaneo).
Qual è la dieta migliore per prevenire le malattie della pelle?
L’approccio nutrizionale ha lo scopo di attenuare lo stato infiammatorio e, con l’aiuto di probiotici mirati, risolvere sia la permeabilità che la disbiosi intestinale.
In generale, prevede l’eliminazione degli alimenti che:
- contengono istamina o che ne favoriscono il rilascio;
- inibiscono l’enzima DAO;
- contengono solanina, o il fattore di crescita IGF-1;
- contengono lievito e funghi, ioni metallici, oppure molto ricchi in zuccheri o glutine.
Generalmente si cerca di inserire molte fibre digeribili, infatti possiamo sicuramente affermare che il microbiota intestinale è un “vegetariano” e che l’apporto giornaliero almeno di 8 grammi di fibre è fortemente raccomandato.
Molto importanti sono anche gli antiossidanti contenuti in frutta e verdure preferibilmente assunte crude e i cibi che contengono omega3, zinco, biotina e niacina, vitamine C, D, A ed E, acido ferulico, polifenoli e coenzima Q10.
Come risolvere le malattie della pelle grazie alla dermobiotica?
Fino ad oggi si pensava che la causa di tante patologie cutanee comuni come l’acne, la dermatite atopica, la dermatite seborroica, l’acne rosacea, gli eczemi fossero esclusivamente da imputare agli ormoni, allo stress, all’utilizzo di farmaci, alla presenza di funghi o acari, ma studi recenti hanno dimostrato che, in realtà, a fare la differenza tra la cute di un soggetto sano e quella di un malato fosse la presenza di una forte disbiosi cutanea, cioè un forte squilibrio dei microorganismi che normalmente abitano la cute.
I ricercatori hanno anche dimostrato che la quasi totalità di questi pazienti lamenta stipsi, gonfiore addominale, alvo alterno, alitosi, dispepsia, insomma tutta una serie di fastidi gastrointestinali. Alla luce di ciò l’obiettivo terapeutico non può consistere nel solo utilizzo di un farmaco che al momento cancelli i sintomi cutanei, ma sicuramente quello di ristabilire l’equilibrio intestinale e di conseguenza quello cutaneo.
Abbiamo messo a punto un protocollo adattabile al paziente che prevede tre passaggi fondamentali: pulizia, reimpianto e ripartenza intestinale, contestualmente all’utilizzo di preparati da applicare sulla cute lesa e infiammata a base di pre- e pro-biotici disegnati sulle diverse necessità dei pazienti, con l’obiettivo di ristabilire l’eubiosi cutanea.
Il tutto viene contestualmente supportato da un piano terapeutico alimentare che ha lo scopo di attenuare l’infiammazione e ristabilire l’eubiosi, ossia l’equilibrio del microbiota intestinale e quindi di quello cutaneo.