La “malattia delle teorie”: scopriamo insieme la preeclampsia!
La preeclampsia è un enigmatico e sfuggente disturbo della gravidanza etichettata come “malattia delle teorie”. Da notare che, nonostante sia la maggior causa di mortalità perinatale e una delle maggiori cause di mortalità materna nel mondo abbiamo pochissime informazioni dai media. Insieme al Prof. Sergio Ferrazzani, approfondiremo questa grave condizione che può avere ripercussioni sulla salute della madre e del bambino
Che cos’è la preeclampsia?
Nota precedentemente ed erroneamente come gestosi, la preeclampsia è una patologia caratterizzata dalla presenza di ipertensione e proteine nelle urine in una donna gravida. La condizione si verifica dopo le 20 settimane di gestazione e può portare a complicazioni come:
- l’iposviluppo fetale;
- il distacco di placenta;
- la nascita prematura;
- la sindrome HELLP (acronimo di una complicanza della gravidanza e della preeclampsia stessa);
- l'eclampsia;
- le malattie cardiovascolari a distanza nel tempo lontano dal parto.
I sintomi includono il rapido aumento di peso causato da un significativo aumento dei liquidi corporei, dolore addominale, forti mal di testa, cambiamento nei riflessi, vertigini, eccessivo vomito e nausea, turbe della vista, gonfiore di mani e piedi, diminuzione della produzione di urina, funzionalità del fegato compromessa e, talvolta, mancanza di respiro causata dall'accumulo di liquidi nei polmoni.
Il monitoraggio della preeclampsia deve essere effettuato durante la gravidanza misurando la pressione sanguigna. Gli esami di laboratorio vengono eseguiti quando richiesto dal medico. Il trattamento della preeclampsia mira a gestire la condizione.
La preeclampsia grave richiede l'ospedalizzazione dove la paziente è tenuta sotto osservazione.
Il travaglio può essere pianificato quando la condizione non è gestibile con i farmaci. Da notare che il parto è la terapia definiva della preeclampsia in quanto questa solo dopo il parto tende a scemare progressivamente. I tempi tra la diagnosi e la necessità di programmare il parto sono piuttosto ridotti. Questo porta a un’alta frequenza di prematurità del neonato.
Quali sono le cause associate alla preeclampsia?
Le cause della preeclampsia non sono ancora note. Tuttavia, si riconosce un'alterazione nello sviluppo della placenta e dei vasi sanguigni che la irrorano, che può danneggiare lo scambio materno-fetale di nutrienti e ossigeno e rallentare la crescita del feto all'interno dell'utero.
Alcune forme di preeclampsia possono non manifestare alterazioni placentari ma associarsi a stati materni di lieve infiammazione come l’obesità, il diabete, l'ipertensione arteriosa cronica.
Altri fattori di rischio per la patologia sono le malattie renali, la sindrome da anticorpi antifosfolipidi (una patologia autoimmune), le gravidanze multiple, la familiarità per preeclampsia, precedenti gravidanze complicate da preeclampsia.