La terapia del dolore: un diritto garantito a tutti!
Il dolore è un sintomo che molte persone ignorano finché non diventa acuto o cronico. Il Dott. Antonino Simeone, esperto in Terapia del Dolore a Messina ci parla del diritto di accesso alla terapia del dolore in Italia e della classificazione dei tipi di dolore.
La terapia del dolore in Italia
In Italia la tutela di chi soffre di dolore cronico e il diritto di accedere alla terapia del dolore e alle cure palliative, sono regolamentati da una legge di cui, purtroppo, molti cittadini ignorano l’esistenza. Pochi sanno che da qualche tempo i trattamenti per la terapia del dolore sono stati inseriti nell’elenco delle prestazioni che il servizio Sanitario Nazionale garantisce a tutti, anche perché l’informazione non arriva in modo fluido dai medici di famiglia, che non consigliano quasi mai il ricorso a Centri specializzati in terapia del dolore.
Quando la terapia del dolore può essere una valida soluzione?
Nel caso di dolore cronico, esso può essere alleviato attraverso varie tecniche anche se non potrà essere eliminato definitivamente. Non bisogna dimenticare, tuttavia, che anche il dolore acuto non deve essere sottovalutato, dato che può essere il segnale di una patologia in corso (non necessariamente grave) e quindi può essere utile per diagnosticarla e curarla. La terapia del dolore è un valido aiuto per i pazienti che soffrono di patologie legate all’artrosi, alle lombalgie, alle cefalee o per chi è arrivato allo stadio terminale.
A chi bisogna rivolgersi per essere sottoposti alla terapia del dolore?
Il primo passo viene effettuato dal medico di base, che indirizza il paziente verso un centro ambulatoriale con specialisti di varie discipline mediche. In alcuni casi, infatti, la terapia del dolore necessita l’intervento e la cooperazione di più dottori, che valuteranno la storia clinica del paziente e decideranno la cura da sottoporgli.
Come si valuta e si classifica il dolore?
Il dolore cronico si classifica in base a cosa esso è associato:
- Se il dolore cronico è legato all’attivazione diretta dei recettori del sistema nervoso periferico a causa di un danno tissutale, si parla di dolore nocicettivo;
- Se il dolore è legato a problemi del sistema nervoso, si parla di dolore neuropatico;
- Se il dolore viene attivato da situazioni psico-relazionali (ansia che attiva il sistema nervoso simpatico, depressione che attiva il sistema nervoso parasimpatico…), si parla di dolore psicosomatico.
- Se il dolore è associato a più componenti, si parla di dolore misto.
È importante valutare l’intensità del dolore e le condizioni del paziente, oltre ai fattori ambientali, culturali e fisici per stabilire che tipo di terapia scegliere
Quali sono i possibili approcci alla terapia del dolore?
In base alle condizione appena esposte cambia l’approccio alla terapia del dolore, che può essere di tipo farmacologico, attraverso farmaci antinfiammatori, analgesici, antidepressivi, anticonvulsivanti e anestetici locali, e di tipo non farmacologico, che comprende ad esempio la radioterapia, la crioterapia, la termoterapia, i massaggi e la fisioterapia. È inoltre molto importante trattare anche la componente psicologica del paziente, anche per migliorare la percezione del dolore cronico, ad esempio attraverso tecniche di rilassamento.