Linfomi: dai sintomi ai trattamenti
I linfomi sono dei tumori che derivano dalle cellule del sistema linfatico, parte del sistema immunitario del nostro corpo. Ce ne parla il Dott. Massimo Magagnoli, specialista in Ematologia
Quali sono i linfomi e cosa li distingue da altri tipi di tumori?
Sotto il nome di linfoma si denominano molteplici ed eterogenei sottotipi istologici.
In base al comportamento clinico, i linfomi possono essere distinti in maniera molto semplificata in “aggressivi” e “indolenti”.
Ciò che differenzia i linfomi da altri tipi di tumori è la velocità di crescita delle cellule tumorali. Clinicamente, più spesso sono caratterizzati da ingrossamento dei linfonodi, ghiandole presenti in tutto l’organismo, sedi dei linfociti, ma possono interessare qualunque organo del nostro corpo.
Quali sono i sintomi comuni associati ai linfomi e quando una persona dovrebbe cercare assistenza medica?
Nella maggior parte dei casi i linfomi crescono in assenza di sintomi, e la diagnosi è casuale: tipico è accorgersene guardandosi allo specchio e notando la comparsa di tumefazioni al collo. Più raramente, invece, i linfomi si possono associare a sintomi quali febbre, sudorazioni notturne e prurito incoercibile.
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Quali sono le opzioni di trattamento disponibili per i pazienti con linfomi? Come viene scelta la terapia migliore per ciascun caso?
Prima di attivare un trattamento è tutt’oggi importante sapere dove la malattia è presente nell’organismo. Fondamentale è eseguire esami radiologici come la TAC total body o scintigrafici come la PET total body. Non sempre è necessario eseguire la biopsia osteomidollare, ovvero la valutazione midollare attraverso il prelievo di un frammento di midollo osseo.
La terapia dei linfomi è sempre più una terapia personalizzata; infatti, a seconda del tipo di linfoma, i trattamenti terapeutici sono spesso diversi, sempre più a base di farmaci immunologici o biologici e non più di sola chemioterapia. Inoltre, anche nell’ambito dello stesso tipo di linfoma, le terapie possono essere diverse tra paziente e paziente a seconda delle alterazioni molecolari presenti nella cellula tumorale. Tutto questo ha portato a un miglioramento dei risultati in termine di remissione completa e di conseguenza di guarigione con una notevole riduzione delle tossicità.
Come si sono evoluti nel tempo i trattamenti per i linfomi e quali sono le ultime novità in termini di terapie innovative? Quali sono le prospettive di guarigione per i pazienti con linfomi?
Negli ultimi anni, in centri di eccellenza, nell’ambito dei linfomi si sono sviluppati trattamenti che solo alcuni anni fa sarebbero apparsi come fantascientifici. Un esempio è la terapia con le CART, dove i linfociti del paziente vengono prelevati dal sangue dello stesso, ingegnerizzati e reinfusi per colpire le cellule del linfoma e gli anticorpi “bispecifici” che hanno la capacità di far riconoscere la cellula tumorale al nostro sistema immunitario in modo che finalmente anche lui, tenuto all’oscuro dalla cellula tumorale che ha la capacità di nascondersi, cominci a combattere contro il linfoma.
Nonostante questi miglioramenti, la ricerca va avanti e sono in via di sperimentazione nuovi farmaci per aumentare ulteriormente le possibilità di cura.
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