Malattie del pene: panoramica completa sui sintomi e sulle cure disponibili
Hai mai notato qualcosa di insolito nella tua salute intima, ma non sai se è motivo di preoccupazione? Le malattie del pene sono spesso un argomento delicato e poco discusso, ma è essenziale affrontarlo con serietà. Molti uomini ignorano i segnali precoci di queste condizioni, il che può portare a complicazioni più gravi. In questo articolo, esploreremo le principali malattie del pene, i sintomi da riconoscere e le opzioni di trattamento disponibili. Scopri come mantenere la tua salute intima al meglio e affrontare eventuali problemi con consapevolezza e tempestività
Quali sono le principali malattie del pene?
Le malattie del pene possono variare notevolmente in termini di gravità e sintomi. Ecco le principali, i sintomi associati e le opzioni di trattamento disponibili:
Fimosi
È una condizione in cui il prepuzio non può essere retratto completamente sul glande. Può essere congenita o acquisita, spesso infatti è conseguenza di un’infezione.
Sintomi principali:
- Difficoltà a retrarre il prepuzio
- Dolore o disagio durante la minzione
- Problemi durante i rapporti sessuali
Trattamento:
Le forme connatali, sono giovanili e richiedono un piccolo intervento chirurgico. Nell’adulto sono spesso secondarie a infezioni locali, frequenti nei pazienti con diabete, e possono necessitare di terapia medica locale, da far prescrivere dal medico, e della chirurgia. La chirurgia caratteristica di questa condizione è la circoncisione: l’asportazione del prepuzio.
Parafimosi
Si verifica quando il prepuzio, una volta retratto, non riesce a tornare nella sua posizione originale, causando gonfiore e dolore.
Sintomi principali:
- Dolore intenso al glande
- Gonfiore e arrossamento
- Difficoltà a riposizionare il prepuzio
Trattamento:
- Riduzione manuale: il gonfiore viene trattato manualmente per riposizionare il prepuzio.
- Intervento chirurgico: nei casi più gravi, può essere necessaria una procedura chirurgica.
Malattia di Peyronie o induratio penis plastica
È una patologia benigna caratterizzata dalla formazione di tessuto fibrotico in una tunica del pene, che può provocare una curvatura anomala durante l'erezione.
Sintomi principali:
- Curvatura anomala del pene durante l'erezione
- Dolore al pene
- Difficoltà nei rapporti sessuali
Trattamento:
Includono terapie mediche e anche chirurgia, che devono essere valutate dallo specialista.
Infezioni Sessualmente Trasmissibili (IST)
Possono colpire il pene e causare una serie di sintomi infettivi.
Sintomi principali:
- Ulcere o lesioni sul pene
- Secrezioni anomale
- Dolore o bruciore durante la minzione
- Itching o arrossamento
Trattamento:
- Antibiotici: per le infezioni batteriche come la clamidia e la gonorrea.
- Antivirali: per le infezioni virali come l'herpes genitale.
- Altri trattamenti: a seconda del tipo di IST, possono essere necessarie terapie specifiche.
Cancro del pene
È una forma molto rara di cancro che può iniziare come una lesione o un'ulcera sul pene. Il tipo di tumore nasce dall’epidermide del pene, abitualmente sul glande, sul solco tra glande e pene (solco balano-prepuziale) sul prepuzio. Sono tipicamente carcinomi spino cellulari. Si riconoscono sostanzialmente due cause della malattia, cui corrispondono alcune differenze cliniche.
- Le forme associate all’infezione da papilloma virus ad alto rischio (HPV, specie il 16, ma anche 18 e in misura minore altri): insorgono in età adulta, colpiscono anche soggetti giovani e sono secondarie ad un’infezione sessualmente trasmessa di HPV. Alcune forme sono particolarmente aggressive, mentre altre hanno comportamento meno veloce.
- Le forme non associate a infezione HPV: insorgono in età più avanzata, a seguito di stati infiammatori cronici della mucosa del pene o del prepuzio, e sono spesso anticipati per anni da infiammazioni locali noti come lichen, dei quali il più a rischio è il lichen scleroatrofico. Tendenzialmente hanno un comportamento meno aggressivo,, ma alcune varianti sono molto aggressive.
Sintomi principali:
- Lesioni o ulcere non dolorose sul glande o sul prepuzio
- Secrezioni maleodoranti
- Gonfiore dei linfonodi inguinali
Diagnosi e stadiazione
La diagnosi è istologica, deve cioè essere fatto un prelievo in anestesia locale. È importante ricordare che una lesione del pene che non guarisca con o senza terapia locale dopo massimo 4 settimane sia valutata da uno specialista, per accertarla con la biopsia e consentire una diagnosi tempestiva di cancro. È indicato eseguire ecografia delle regioni inguinale. A seconda delle indicazioni, può essere necessaria una TAC di addome e torace, una RM del pene, una PET.
Trattamenti:
Chirurgia del tumore. Serve sia per fare diagnosi (biopsia) e stadiazione (capire quanto è profonda la malattia) che per curare.
Ecco la frase corretta e riformulata per maggiore chiarezza:
- Nelle fasi iniziali, il trattamento consiste in una chirurgia conservativa dell’organo. Questa può essere eseguita in modo tradizionale, con un’escissione chirurgica o una circoncisione nel caso di malattia limitata al prepuzio, oppure con tecniche di asportazione laser, che permettono di ottenere un esame istologico e costituiscono una cura per molte forme, consentendo una guarigione con la ricostituzione di un rivestimento normale. In altri casi, è possibile effettuare una decorticazione chirurgica, con ricostruzione tramite lembi liberi di cute prelevata da altre sedi (abitualmente la coscia) per ricoprire il glande (resurfacing).
- Quando la malattia invece è localmente più avanzata si è costretti a una chirurgia più demolitiva che, a seconda dell’estensione, può limitarsi alla sola asportazione del glande (glandulectomia), di patrte del pene (amputazione parziale) o, in casi molto avanzati, all’amputazione totale. Specie nel caso della glandulectomia, e meno nel caso dell’amputazione parziale, , rimane un organo che può conservare parte della funzione.
Chirurgia dei linfonodi inguinali. Il carcinoma spino cellulare del pene può diffondere ai linfonodi inguinali. Questo è un momento critico, poiché l’interessamento e l’estensione dell’interessamento dei linfonodi ha un impatto prognostico importante. Questi pertanto devono essere accuratamente valutati alla diagnosi e trattati. La linfoadenectomia inguinale è un intervento non complesso in molti casi che consente di valutare lo stato dei linfonodi e rappresenta una terapia. Poiché è però un intervento che può avere effetti collaterali (gonfiore degli arti inferiori) la sua indicazione deve essere accuratamente considerata. Nei pazienti con linfonodi normali, ma per i quali si teme un interessamento microscopico dei linfonodi, si usa la tecnica del linfonodo sentinella. Tale procedura consente di scoprire se ci sono metastasi asportando solo uno o due linfonodi per lato, senza particolari conseguenze.
Chemioterapia. La chemioterapia viene utilizzata in caso di malattia linfonodale avanzata, sia prima che dopo l'intervento chirurgico sui linfonodi, per migliorare l'operabilità (chemioterapia neoadiuvante) e la prognosi. Si parla di chemioterapia neoadiuvante quando somministrata prima dell'intervento e di chemioterapia adiuvante quando somministrata dopo la chirurgia dei linfonodi.
Radioterapia. La radioterapia è un trattamento efficace per la malattia ed è usata in pazienti con malattia localizzata o linfonodale in genere in associazione con chemioterapici. È indicata in pazienti selezionati.
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Salute intima: passi finali per prevenire e trattare le malattie del pene
Conoscere i sintomi e le opzioni di trattamento delle malattie del pene è essenziale per una gestione efficace e tempestiva. Se riscontri sintomi preoccupanti o hai dubbi sulla salute del tuo pene, non esitare a consultare un medico specialista. La diagnosi precoce e il trattamento adeguato possono fare una grande differenza nella tua salute e benessere.