Malformazioni vascolari o angiomi: scopri di più!
Le malformazioni vascolari, comunemente dette “angiomi”, sono patologie dell’apparato circolatorio diagnosticate con frequenza crescente sia in età pediatrica che in età giovanile o adulta. Approfondiamo questo argomento grazie all’intervento del Dott. Giuseppe Bianchini, specialista in Chirurgia Vascolare
Quando si parla di malformazioni vascolari?
Si tratta di anomalie congenite dei vasi sanguigni o linfatici che possono colpire qualsiasi area del nostro corpo (testa, collo, torace, addome, arti) sia in superficie che in profondità (pelle, muscoli, ossa, organi interni).
A seconda del vaso interessato si distinguono diversi sottotipi di malformazioni vascolari: forme capillari, venose, arteriose, linfatiche oppure forme miste.
Come si manifestano le malformazioni vascolari?
Spesso sono già evidenti alla nascita ma in diversi casi possono avere una manifestazione tardiva, durante l’infanzia o anche in età adulta.
Il quadro clinico è molto variabile e dipende soprattutto dalla sede anatomica, dalle dimensioni e dal tipo di malformazione vascolare.
Nella maggior parte dei casi si presentano come tumefazioni il cui aspetto è diverso a seconda dei vasi interessati: sono variabili il colorito (dal rossastro al bluastro), la consistenza (più o meno morbida) e la pulsatilità.
I sintomi più frequenti sono il dolore e i disturbi funzionali.
Le malformazioni vascolari possono causare complicanze quali trombosi o emorragie.
Quali sono le opzioni di trattamento disponibili per le malformazioni vascolari?
Le principali opzioni di trattamento nelle malformazioni vascolari sono la chirurgia, la scleroterapia o scleroembolizzazione e la laserterapia. Queste diverse metodiche possono essere utilizzate anche in combinazione tra loro.
La strategia di trattamento dev’essere necessariamente “personalizzata”, cioè deve adattarsi alle specifiche caratteristiche della malformazione nel singolo paziente.
La scelta è guidata da uno studio accurato della malformazione vascolare mediante esami strumentali mirati tra cui l’ecocolordoppler, la risonanza magnetica e la tomografia computerizzata.
Quali sono i rischi e le complicazioni potenziali associati a tali trattamenti?
Gli interventi sulle malformazioni vascolari, come ogni atto chirurgico, comportano dei rischi che devono essere attentamente valutati.
Sono stati riportati vari eventi avversi: trombosi, embolie, ulcerazioni della pelle, lesioni dei nervi e altre reazioni secondarie.
Fortunatamente le complicanze gravi sono molto rare.
Come si gestisce il follow-up dei pazienti dopo il trattamento di una malformazione vascolare?
È molto importante che si instauri uno stretto rapporto di fiducia tra il paziente e lo specialista curante, affinché quest’ultimo possa accompagnare e guidare il paziente nel follow-up della malformazione vascolare.
Esso si svolge mediante controlli periodici con visite polispecialistiche e indagini strumentali variabili da caso a caso.
In quali circostanze è necessario un approccio chirurgico?
Al termine della fase diagnostica, gli specialisti eseguono un bilancio dei vantaggi e dei rischi dei vari trattamenti disponibili. A volte si può optare per terapie di tipo conservativo.
Generalmente si ricorre a un approccio chirurgico quando la malformazione vascolare provoca dolore o disturbi funzionali, quando tende ad accrescersi rapidamente e quando causa complicazioni importanti.