Parliamo di Colonscopia!
In questo articolo parliamo di Colonscopia, un esame molto importante che permette di visualizzare internamente il colon, il retto e anche l’ultima ansa ileale
Colonscopia: cosa c’è da sapere?
La Colonscopia è un esame eseguito con una sonda endoscopica che permette di visualizzare internamente il colon, il retto e anche l’ultima ansa ileale chiamata anche piccolo intestino
Cos’è la Colonscopia?
La Colonscopia, utilizzata in ambito gastroenterologico, permette di visualizzare internamente il colon, il rettò e l’ultima ansa ileale al fine di diagnosticare possibili patologie tumorali, malattie infiammatorie croniche, polipi che possono venire direttamente asportati durante l’esame e diverticoli. Questo esame è molto importante per la prevenzione secondaria del tumore al colon-retto, che è il secondo tumore più frequentemente diagnosticato nella popolazione italiana.
Quando viene effettuata la Colonscopia?
La Colonscopia solitamente si esegue a seguito di un risultato positivo dell’esame del sangue occulto fecale, che fa parte dei programmi di screening regionali per la diagnosi precoce del tumore del colon-retto, così come altre patologie infiammatorie (coliti) acute o croniche che possono essere diagnosticate mediante biopsie.
La Colonscopia viene anche usata per indagare sintomi quali: dolori addominali, stipsi o diarrea cronica, sanguinamento rettale o presenza di muco nelle feci, alterazioni frequenti dell'alvo, sensazione di incompleta evacuazione e emissione di escrementi nastriformi.
È dolorosa la Colonscopia?
Nonostante questo esame sia associato ad imbarazzo, la Colonscopia è ben tollerata dal paziente. L’esame provoca un senso di fastidio, che però viene attenuato dall’azione dell’antidolorifico e del tranquillante. È possibile avvertire crampi addominali o la sensazione di evacuazione.
Quali possono le complicazioni e controindicazioni della Colonscopia?
La Colonscopia è un esame a basso rischio con una frequenza di complicazioni importante di circa uno 0.3%, che possono essere causate da:
- Accidentale perforazione del colon, meno di un caso ogni 2000 interventi;
- Sedativi utilizzati durante l’esame, nel caso di soggetti a rischio come ad esempio cardiopatici;
- Sanguinamento derivato dalla rimozione di polipi o altri tessuti anomali, che può essere risolto durante la Colonscopia stessa.
Le controindicazioni invece, si riferiscono ai casi di megacolon tossico, diverticolite acuta e nel recupero da interventi chirurgici nel tratto di intestino da diagnosticare.
Cosa accade nel post intervento?
Successivamente all’intervento il paziente a causa dei farmaci somministrati, non potrà guidare o prendere decisioni importanti in quanto questi potrebbero alterare la facoltà di giudizio e i riflessi. È possibile che si verifichino crampi o fenomeni di meteorismo.