Patologie delle paratiroidi: iperparatiroidismo e ipoparatiroidismo
Le paratiroidi sono quattro piccole ghiandole situate dietro la tiroide ma indipendenti da essa, e hanno un ruolo fondamentale nel mantenimento dell'equilibrio del calcio nel sangue, un elemento essenziale per il corretto funzionamento di muscoli, nervi e ossa. Ma quali possono essere le patologie che interessano le paratiroidi? Approfondiamo l’argomento con il nostro endocrinologo a Roma.
Quali sono le funzioni delle paratiroidi?
Le paratiroidi producono il paratormone (PTH), un ormone che regola i livelli di calcio nel sangue e nelle ossa. Il PTH agisce stimolando il rilascio di calcio dalle ossa, aumentando l'assorbimento di calcio a livello intestinale e riducendo l'eliminazione di calcio dai reni. In condizioni normali i livelli di PTH sono strettamente regolati dal calcio: se il calcio è basso, le paratiroidi rilasciano più PTH; se è alto, lo riducono.
Quando si può parlare di iperparatiroidismo?
L’iperparatiroidismo è una condizione caratterizzata dall’eccessiva produzione di PTH, che causa un aumento dei livelli di calcio nel sangue. La forma più comune di iperparatiroidismo è quella primaria, spesso causata da un adenoma paratiroideo (tumore benigno della paratiroide) che produce PTH in eccesso. Questo eccesso di calcio nel sangue può causare sintomi come stanchezza, debolezza muscolare, dolori articolari, poliuria (eccessiva produzione di urina), calcoli renali e osteoporosi.
Esiste anche una forma di iperparatiroidismo secondario, legata a una carenza di calcio a causa di problemi di assorbimento intestinale o insufficienza renale. In questi casi, le paratiroidi compensano producendo più PTH per mantenere i livelli di calcio stabili, ma senza successo.
Quando invece di ipoparatiroidismo?
L’ipoparatiroidismo è una condizione rara in cui le paratiroidi producono PTH insufficiente, causando una riduzione dei livelli di calcio nel sangue. Le cause più comuni dell'ipoparatiroidismo sono legate a interventi chirurgici alla tiroide o alle paratiroidi stesse, in cui si verifica un danno o una rimozione delle ghiandole.
I sintomi dell'ipoparatiroidismo includono formicolii a mani, piedi e volto, crampi muscolari, spasmi e tetania, ossia contrazioni muscolari involontarie. Nei casi più gravi la carenza di calcio può provocare sintomi neurologici come confusione e depressione.
Come trattare queste patologie?
Il trattamento dipende dalla causa e dalla gravità della patologia. Nell'iperparatiroidismo primario, l’intervento chirurgico per rimuovere l’adenoma è la soluzione più comune, con un’alta probabilità di risoluzione del problema. Tuttavia, nei casi meno gravi, si possono adottare approcci conservativi con monitoraggio periodico di calcio e densità ossea.
Nel caso dell'ipoparatiroidismo, il trattamento consiste principalmente nella somministrazione di calcio e vitamina D per mantenere i livelli di calcio nel sangue all'interno dei valori normali. In alcuni casi si può ricorrere a terapie ormonali sostitutive con PTH sintetico.
Conclusione
Una diagnosi precoce delle patologie paratiroidee è essenziale per prevenire complicazioni a lungo termine come l'osteoporosi e i calcoli renali, che possono derivare da un'alterazione cronica del metabolismo del calcio. Riconoscere i sintomi delle paratiroidi e sottoporsi a controlli regolari da parte di un Endocrinologo permette di gestire queste condizioni in modo efficace, migliorando la qualità della vita e prevenendo danni a lungo termine.