Prevenire il diabete si può
La prevenzione del diabete rappresenta una delle sfide più importanti della medicina moderna, data la sua crescente incidenza e le gravi complicanze associate. In particolare, il diabete di tipo 2 comporta rischi significativi per la salute cardiovascolare e generale degli individui. Questo articolo esplora le strategie preventive del diabete e il ruolo cruciale dello stile di vita e dei programmi di screening
Rischi associati al Diabete di Tipo 2
L’iperglicemia cronica del diabete è associata con complicanze che coinvolgono vari organi fra cui gli occhi, i reni, i nervi, il cuore ed i vasi sanguigni. Gli individui con diabete di tipo 2 non diagnosticato sono a rischio di sviluppare ictus cerebrale, ischemia cardiaca e vasculopatia periferica in maniera superiore rispetto alla popolazione di pari età non diabetica. Si calcola infatti che i soggetti con intolleranza ai carboidrati o diabete siano portatori di un rischio di mortalità entro 10 anni dalla diagnosi aumentato del doppio rispetto ai soggetti con normale tolleranza ai carboidrati. I soggetti diabetici non diagnosticati o i soggetti intolleranti ai carboidrati hanno, inoltre, una maggiore possibilità di sviluppare dislipidemia, ipertensione e obesità.
Si calcola che al momento della diagnosi di diabete un individuo abbia alle proprie spalle almeno 10 anni di progressiva alterazione del metabolismo dei carboidrati non diagnosticati e quindi sia già stato esposto ad un significativo rischio cardiovascolare. In considerazione dell’elevato impatto epidemiologico di queste patologie e delle rilevantissime implicazioni sanitarie, sociali ed economiche si comprende come la possibilità di prevenire il diabete e ridurre il rischio cardiovascolare associato rappresenti una delle maggiori sfide della medicina moderna, sulla quale si stanno concentrando considerevoli sforzi e investimenti in tutti i Paesi avanzati.
Il diabete si può prevenire
Recenti studi indicano che la prevenzione del diabete di tipo 2 è possibile mediante interventi mirati sullo stile di vita e probabilmente anche con l’impiego di farmaci. Appare pertanto evidente l’importanza di identificare i soggetti predisposti in una fase molto precoce della storia naturale del diabete di tipo 2 al fine di intervenire per prevenire l’evoluzione a diabete conclamato e ridurre il rischio cardiovascolare.
I soggetti più a rischio
I soggetti più a rischio di sviluppare diabete mellito tipo 2 sono coloro che presentano una ridotta tolleranza ai carboidrati ovvero una condizione intermedia tra la normale tolleranza glucidica e il diabete. Infatti, 1/3 di loro sviluppa il diabete nel decennio successivo alla diagnosi e circa il 2-3% progredisce annualmente verso il diabete. Importanti fattori di rischio sono l’età, la presenza di obesità e la mancanza di attività fisica.
Sono inoltre a rischio di sviluppare diabete mellito di tipo 2 i parenti di primo grado di pazienti con diabete di tipo 2 (fratelli/sorelle e figli); pazienti obesi; pazienti con ipertensione arteriosa o con cardiopatia; pazienti dislipidemici
Programmi per la prevenzione del diabete prevedono:
- Screening glicemico, tramite carico orale di glucosio, nella popolazione generale, soprattutto gli anziani> di 65 anni e nelle classi a rischio
- Programmi di incremento dell’attività fisica
- Diete adeguate a ridurre obesità, iperlipidemia con riduzione dell’apporto calorico e povere in carboidrati semplici e grassi animali ma ricche in fibre e legumi.