Protesi d’anca mininvasiva: la chirurgia per l’artrosi dell’anca
La terapia chirurgica per la coxartrosi consiste nella completa sostituzione dell'articolazione. La moderna chirurgia mininvasiva preserva le strutture anatomiche, favorendo un recupero più rapido delle normali attività e riducendo significativamente il dolore postoperatorio.
La via anteriore
In pazienti selezionati, è possibile eseguire la protesi d'anca tramite la via anteriore mininvasiva, una procedura in cui i muscoli vengono divaricati anziché disinseriti per accedere all'articolazione.
Rispetto alla via posterolaterale mininvasiva, questa tecnica comporta un ulteriore risparmio della muscolatura e dei tessuti molli, riducendo quasi completamente i danni a questi ultimi.
Il paziente sperimenta:
- meno dolore postoperatorio,
- un recupero più veloce, specialmente nelle prime ore e nei giorni immediatamente successivi all'intervento,
- un ritorno più agevole all'attività sportiva.
La maggior parte dei pazienti abbandona le stampelle entro 10-15 giorni dalla degenza.
La via posterolaterale
La protesi d'anca per via posterolaterale è un intervento:
- semplice,
- rapido,
- molto agevole per il chirurgo, permettendo anche una facile gestione di eventuali complicanze intraoperatorie e revisioni a distanza.
Questa procedura, che può essere eseguita su qualsiasi tipo di paziente, rappresenta una via d'accesso mininvasiva che preserva il muscolo piriforme e il quadrato del femore, garantendo risultati simili alla via anteriore anche nei primi giorni post-operatori.
Inoltre, la cicatrice chirurgica si trova posterolateralmente alla coscia, risultando meno visibile per i pazienti preoccupati dagli inestetismi.
Il resurfacing
Il resurfacing è una tecnica di protesi d'anca di rivestimento che, invece di sostituire, copre la testa del femore e l'acetabolo danneggiati dall'artrosi.
Vantaggi:
- significativo risparmio di tessuto osseo,
- mantenimento quasi intatto della biomeccanica e dell'anatomia dell'anca originale,
- possibilità di una futura revisione con una protesi di primo impianto.
Questa tipologia di protesi è ideale per pazienti:
- giovani,
- sportivi,
- con buon tessuto osseo (qualità e quantità), nelle fasi iniziali dell'osteoartrosi.