Protesi dell’anca: soluzione moderna per il benessere articolare
La protesi dell’anca rappresenta uno degli interventi chirurgici più comuni ed efficaci in ambito ortopedico, progettato per migliorare la qualità della vita di pazienti con dolori articolari cronici o limitazioni funzionali dovute a patologie degenerative o traumatiche. Grazie ai progressi nella tecnologia medica e nelle tecniche chirurgiche, l'impianto di una protesi dell'anca è diventato una procedura sicura con risultati eccellenti nel lungo termine.
Quando è necessaria una protesi dell’anca?
L'indicazione più frequente per l'impianto di una protesi è l'artrosi dell’anca, una malattia degenerativa che provoca dolore, rigidità e perdita di mobilità. Altre condizioni includono l’artrite reumatoide, la necrosi avascolare della testa del femore e le fratture del collo del femore. Quando i trattamenti conservativi come fisioterapia, farmaci antinfiammatori e infiltrazioni non sono più efficaci, la chirurgia può essere l’unica soluzione per ripristinare la funzionalità articolare.
Tipologie di protesi
Esistono diversi tipi di protesi d’anca, tra cui:
- Protesi totale (artroprotesi): Sostituisce sia la testa del femore sia il cotile dell’acetabolo.
- Protesi parziale (endoprotesi): Sostituisce solo la testa del femore, spesso utilizzata in pazienti anziani con fratture.
- Protesi a doppia mobilità: Ideale per ridurre il rischio di lussazioni post-operatorie.
I materiali più comuni includono leghe di titanio, ceramiche e polimeri ad alta densità, progettati per resistere all’usura e garantire una lunga durata.
Il percorso chirurgico
L'intervento dura generalmente tra 1 e 2 ore e può essere eseguito con tecniche mini-invasive, che riducono il trauma ai tessuti e accelerano i tempi di recupero. Dopo l’intervento, il paziente segue un percorso di riabilitazione che include esercizi di fisioterapia per rafforzare i muscoli e recuperare la mobilità.
Risultati e benefici
La protesi dell'anca consente di ridurre il dolore, migliorare la funzionalità articolare e ritornare a una vita attiva. Studi recenti mostrano che oltre il 90% delle protesi mantengono la loro funzionalità anche dopo 15-20 anni, con tassi di successo elevati.