Protesi dell’anca: prima e dopo l’intervento
La tecnica chirurgica di protesizzazione dell’anca è diventata nota a partire dagli anni ’60. Negli anni precedenti si sono susseguiti diversi tentativi di intervento sull’articolazione dell’anca ma con scarsi esiti. Ne parla l’esperto in Ortopedia e Traumatologia
Cenni storici della protesizzazione dell’anca
L’era moderna e l’avanzamento della ricerca hanno permesso la nascita e l’evoluzione di nuove tecniche chirurgiche i cui risultati sono sempre più soddisfacenti, grazie all’utilizzo di materiali migliori, più duraturi nel tempo e meglio adattabili alla natura dell’osso stesso.
Perché sottoporsi alla chirurgia?
La protesizzazione dell’anca permette, oggi, di ottenere dei risultati ottimali, di eliminare il dolore e di avere soprattutto una nuova anca stabile, con una buona mobilità che permetta al paziente di condurre una vita normale.
Cosa prevede la fase pre-operatoria?
La preparazione all’intervento chirurgico richiede degli accorgimenti specifici che il paziente deve rispettare al fine di evitare delle complicazioni in fase operatoria. Essi sono:
- Smettere di fumare per diminuire le difficoltà respiratorie durante e dopo l’anestesia;
- Perdere peso per non sovraccaricare l’anca operata;
- Non assumere farmaci antipiastrinici almeno dai 5 giorni dall’intervento;
- Verificare se sono in atto delle infezioni latenti;
- Non bere né mangiare dalla mezzanotte prima dell’intervento.
Cosa prevede la fase pre-operatoria?
Anche la fase post-operatoria prevede di rispettare alcuni punti fondamentali necessari al miglioramento dei tempi di guarigione. I principali sono i seguenti:
- Riposo a letto (alcuni giorni);
- Utilizzo di calze elastiche per facilitare la circolazione;
- Utilizzare calzature con tacco basso;
- Evitare di accavallare le gambe;
- Utilizzare le stampelle fino a quando il medico indicherà di abbandonarle;
- Mobilizzazione e posizione seduta sul letto (o in carrozzina) a partire dal secondo giorno;
- Solo dalla terza giornata, con l’aiuto del fisioterapista, potrà essere iniziata la fase di recupero della deambulazione;
- Non chinarsi in avanti, da seduti, o per raccogliere oggetti usando l’anca operata;
- Togliere i tappeti in casa (potrebbero ostacolare il cammino);
- Utilizzare i bastoni canadesi per cominciare a camminare.
Oggi l’intervento chirurgico di protesi d’anca permette di avere un recupero eccellente in termini di qualità di vita e di durata dell’impianto stesso. Questo è uno dei motivi per cui ogni anno, in Italia, oltre 80.000 pazienti decidono di affrontare questa chirurgia.