Protesi ginocchio Custom Made: tutto ciò che c'è da sapere!
L’evoluzione della tecnologia delle protesi di ginocchio ci ha portato ad avere a disposizione delle protesi praticamente perfette. Il Dott. Sandro Rossetti, specializzato in Medicina dello Sport, ci spiegherà cosa sono e il loro funzionamento
A che punto è arrivata l’evoluzione delle protesi al ginocchio?
Oggi le nostre unità protesiche sono giunte a dei disegni che favoriscono lo scivolamento massimo riducendo al minimo l’attrito e favorendo perciò la durata dell’impianto. I materiali sono stati sostituiti da leghe di titanio leggerissime e di nessuno ingombro.
Al tavolo operatorio ci vengono fornite delle protesi di molteplici misure tanto da permetterci di scegliere durante l’intervento quella a noi più congeniale.
È vero però che a volte ci troviamo di fronte a ginocchia particolarmente deformi purtroppo, a volte, la struttura corporea del paziente è talmente alterata che è impossibile trovare la misura e la taglia idonea all’impianto.
Quali possono essere i casi in cui viene richiesto l’utilizzo di protesi al ginocchio?
Le situazioni della vita che possono portare il ginocchio a subire deformazioni così rilevanti sono tante, tra le principali abbiamo incidenti stradali, malattie deformanti e patologie congenite.
Talora gravi incidenti portano a fratture scomposte e pluriframmentarie che a volte è impossibile ridurre perfettamente la frattura. È chiaro che il chirurgo che va ad applicare una protesi su un ginocchio altamente deformato, si trova di fronte ad enormi difficoltà.
Esistono molte malattie metaboliche ed autoimmuni come, ad esempio, le malattie reumatiche che portano all’attuarsi di un meccanismo di autodanneggiamento della cartilagine e perciò di deformazione della articolazione
Vi sono anche patologie congenite legate ad alterazioni cromosomiche come nanismo e gigantismo che provocano la creazione di articolazioni deformi. A questo punto si è resa necessaria la creazione di una protesi su misura, cioè confezionata direttamente sul ginocchio da trattare. Da alcuni anni alcune aziende tra le più strutturate hanno dedicato ingegneri e biologi all’attuazione di questo progetto. Oggi il mercato ci mette a disposizione un buon numero di protesi su misura a cui il chirurgo può ricorrere e tutte affidabili.
È chiaro che il paziente va studiato e preparato adeguatamente, ma diciamo che la maggiore attenzione va dedicata allo studio della forma tridimensionale del ginocchio stesso.
In cosa consiste la preparazione del paziente?
L’articolazione va studiata accuratamente attraverso una serie di TAC eseguite rispettando protocolli molto rigidi. Queste immagini vanno inviate presso laboratori specialistici che nel giro di trenta giorni confezionano la protesi perfetta per quel paziente. A quel punto l’intervento è sovrapponibile a quello classico, la durata è pressochè la stessa e la riabilitazione percorre la stessa strada dell’intervento classico. Il paziente viene messo seduto il pomeriggio dell’intervento e messo in piedi il giorno successivo e prosegue con deambulazione assistita nei tre giorni successivi venendo assistito nel salire e scendere le scale in quarta giornata e dimesso in quinta.