Protesi monocompartimentale di ginocchio: una soluzione mirata per l’artrosi
L'artrosi del ginocchio è una patologia degenerativa che colpisce milioni di persone nel mondo, riducendo significativamente la qualità della vita e limitando le attività quotidiane. Tra le opzioni chirurgiche disponibili, la protesi monocompartimentale di ginocchio (PMC) si distingue come una scelta meno invasiva e altamente mirata rispetto alla protesi totale. Questo intervento è ideale per pazienti con artrosi localizzata a un solo compartimento del ginocchio, tipicamente il mediale o il laterale, offrendo una soluzione che preserva le strutture sane dell'articolazione e consente un recupero più rapido.
Che cos'è la protesi monocompartimentale di ginocchio?
La PMC è un impianto progettato per sostituire esclusivamente il compartimento danneggiato del ginocchio, mantenendo intatte le aree sane, come i legamenti crociati e i compartimenti non affetti. Questa strategia conservativa consente di preservare una biomeccanica più naturale, riducendo l'impatto dell'intervento sull'articolazione complessiva.
A differenza della protesi totale, che sostituisce completamente tutte le superfici articolari, la PMC interviene in modo mirato, garantendo un approccio meno invasivo e con un minor rischio di complicanze. Questo rende l'intervento particolarmente indicato per pazienti con artrosi localizzata.
Indicazioni e criteri di selezione
La corretta selezione del paziente è fondamentale per il successo della protesi monocompartimentale di ginocchio.
I candidati ideali sono coloro che presentano:
- Artrosi isolata confinata a un compartimento (mediale, laterale o femoro-rotuleo).
- Stabilità legamentosa adeguata.
- Buon allineamento del ginocchio, senza gravi deformità in valgo o varo.
- Assenza di patologie infiammatorie sistemiche, come l'artrite reumatoide.
- Livelli moderati di attività fisica.
La PMC non è consigliata per pazienti con:
- Artrosi diffusa che coinvolge più compartimenti.
- Deformità gravi o instabilità legamentosa significativa.
- Età giovane e stili di vita estremamente attivi, poiché la durata dell'impianto potrebbe essere inferiore rispetto a una protesi totale.
Vantaggi della PMC
I benefici offerti dalla PMC sono numerosi e includono:
- Minore invasività: L'intervento richiede incisioni più piccole rispetto alla protesi totale, comportando una ridotta perdita di sangue e un trauma chirurgico inferiore.
- Recupero più rapido: Grazie alla preservazione dei tessuti sani, i pazienti tornano alle attività quotidiane in tempi più brevi, riportando spesso una sensazione di maggiore naturalezza nei movimenti.
- Dolore post-operatorio ridotto: La conservazione dei legamenti crociati e di altre strutture sane contribuisce a diminuire il dolore nel periodo post-operatorio.
- Minor rischio di complicanze: Il rischio di infezioni e di fallimento dell'impianto è generalmente inferiore rispetto alla protesi totale.
- Conservazione della biomeccanica naturale: Grazie alla preservazione dei legamenti crociati, si mantiene un miglior controllo propriocettivo e una sensazione di movimento più naturale.
Limiti e aspettative
Nonostante i numerosi vantaggi, la PMC presenta alcune limitazioni:
- Durata dell'impianto: Nei pazienti più giovani e attivi, la longevità dell'impianto potrebbe essere inferiore rispetto a una protesi totale. Tuttavia, con i progressi nei materiali e nelle tecniche chirurgiche, questa differenza si sta riducendo.
- Progressione dell'artrosi: Vi è il rischio che l'artrosi progredisca nei compartimenti non trattati, richiedendo eventualmente un intervento futuro.
- Precisione tecnica: La PMC richiede un'elevata precisione nella selezione dei pazienti e nell'esecuzione dell'intervento. Errori di allineamento o di posizionamento possono compromettere l'efficacia dell'impianto e aumentare il rischio di revisione.