PRP (Plasma Ricco di Piastrine) per l'endometrio sottile e le difficoltà di impianto dell’embrione
Da alcuni anni il PRP (Plasma Ricco di Piastrine) è entrato a far parte della pratica clinica in vari campi, tra cui la ginecologia nelle tecniche di fecondazione assistita. In questo articolo esamineremo insieme al Prof. Antonio Colicchia l'utilità dell'infusione di PRP nella fecondazione assistita, concentrandoci sul problema dell'endometrio sottile e sulle difficoltà di impianto embrionario
Cos'è l'endometrio sottile?
Alcune donne che intraprendono percorsi di fecondazione assistita, sia omologa che eterologa, si trovano ad affrontare insuccessi dopo il trasferimento embrionario dovuti a una scarsa qualità dell'endometrio. Molte di loro devono sottoporsi a preparazioni endometriali ripetute con l'uso di Estradiolo a causa del ridotto spessore dell'endometrio, noto come "endometrio sottile."
Sfide nel trattamento dell'endometrio sottile
Trattare l'endometrio sottile è una sfida, e finora i ginecologi hanno avuto poche opzioni terapeutiche a disposizione. Nonostante le terapie a base di estrogeni, l'endometrio potrebbe non raggiungere uno spessore adeguato a consentire un impianto di successo.
PRP come soluzione
Per affrontare questo problema, è stata introdotta una tecnica chiamata PRP, che prevede l'introduzione di plasma ricco di piastrine nella cavità uterina. Le piastrine sono cellule del sangue che contengono potenti fattori di crescita cellulare e sono responsabili della riparazione dei tessuti danneggiati. Dopo un prelievo di sangue dalla paziente, il sangue viene centrifugato per concentrare le piastrine, che vengono quindi introdotte nell'utero con un cateterino. Questo processo migliora la crescita dell'endometrio, aumentando le possibilità di successo dell'impianto embrionario.
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Efficacia del trattamento PRP
Studi scientifici hanno dimostrato percentuali di successo interessanti nei casi in cui gli insuccessi precedenti erano dovuti a una crescita endometriale insufficiente, inferiore ai 7 mm. Il PRP si è dimostrato molto efficace, superando le limitate alternative disponibili.
Utilizzo futuro e conclusioni
L'uso di PRP con circa 20 cc di sangue della paziente ha dimostrato essere una soluzione efficace per affrontare il problema dell'endometrio sottile e le difficoltà di impianto dell’embrione. Questa tecnica può rappresentare una svolta per ottenere gravidanze nei casi più difficili, anche quando gli embrioni trasferiti sono di buona qualità.
Mentre ulteriori ricerche sono in corso per approfondire l'efficacia del trattamento in diverse situazioni, il PRP si sta affermando come una promettente opzione per le pazienti che affrontano sfide legate all'endometrio sottile nella fecondazione assistita.
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