Quali malattie si possono trattare con l’Ozonoterapia?
Il Dott. Francesco Riso, esperto in Fisiatria a Catania, ci spiega in cosa consiste l’ozonoterapia e quali patologie possono essere curate con questa tecnica
Che cos’è l’ozonoterapia?
L’ozonoterapia è una procedura che, attraverso una miscela di ozono e ossigeno, viene utilizzata per trattare molteplici patologie. Il razionale d’impiego di questo trattamento medico si basa sul concetto che una ridotta concentrazione di ozono può avere una funzione rilevante sulla cellula e numerosi sono stati i meccanismi d’azione che hanno confermato questa evidenza clinica. Le sue azioni sono:
- Antinfiammatoria: riattivazione del microcircolo, azione diretta sull’acido arachidonico, ossidazione del doppio legame carbonoso, ridotta produzione di prostaglandine
- Antalgica: ridotta sensibilità delle radici nervose, azione diretta sulle fibre simpatiche del nervo sinu vertebrale, ripristino del tono delle pareti vasali;
- Immunoregolatrice: produzione di citochine;
- Decontratturante.
Il trattamento si avvale di un ciclo di infiltrazioni di ossigeno-ozono della durata di 7/10 sedute (una alla settimana). Personalmente mi occupo della via di somministrazione periferica, pertanto questa miscela viene applicata attraverso infiltrazione con aghi molto sottili per via sottocutanea, intrarticolare, intramuscolare.
Quali malattie può trattare?
L’ozonoterapia è in grado di trattare:
- Malattie della colonna vertebrale: artrosi ed artriti, lombalgie e lombosciatalgie, ernia discale, protrusioni discali, discopatie, sindrome delle faccette articolari
- Gonartrosi
- Condromalacia rotulea
- Tendinopatie
- Borsiti
- Epicondiliti
In particolare, nel trattamento delle ernie e delle protrusioni discali, l’ossigeno-ozonoterapia permette di:
- “Essiccare” l’ernia
- Decontrarre i muscoli
- Eliminare l’infiammazione locale
- Trattare anche ernie già operate
Inoltre, in caso di patologie dolorose causate dall'infiammazione dei tendini o delle borse tendinee, tendinosi, tendinite d’Achille, epicondilite, epitrocleite e lacerazioni parziali dei tendini, l’ozonoterapia è indicata in quei pazienti che rispondono poco alle terapie conservative. È invece controindicata nei soggetti affetti da favismo (difetto enzimatico “glucosio-6-fosfato deidrogenasi”, G6PD).
Quali sono i suoi vantaggi?
La procedura viene eseguita in regime ambulatoriale;
- È soggettivamente indolore (può presentare un lieve bruciore per alcuni secondi in sede di iniezione);
- Non è rischiosa in quanto la somministrazione avviene per via sottocutanea, intramuscolare, intrarticolare;
- A differenza della somministrazione di corticosteroidi, l’ozonoterapia non lascia depositi locali in forma microcristallina.