Quali sono le complicazioni più frequenti del raffreddore?
Nei periodi dell’anno più freddi o durante i cambi stagionali è molto comune soffrire di raffreddore: l’importante è non trascurarsi, perché una semplice congestione potrebbe trasformarsi in qualcosa di più grave. In questo articolo, il nostro esperto in Pneumologia a Roma ci parla dell’evoluzione del raffreddore e delle sue complicazioni
Evoluzioni del raffreddore e possibili complicazioni
Con l’avvento del freddo o con i cambi di temperature i casi di raffreddore aumentano. Normalmente un normale raffreddore dura tra i 4 e i 7 giorni. Quando il raffreddore raggiunge i bronchi potrebbe causare la comparsa di bronchite acuta e può durare oltre le due settimane.
Inoltre, la sua evoluzione può dipendere dal fatto che il paziente sia fumatore o no. Nei fumatori, infatti, l’evoluzione del raffreddore è più rapida, così come quella della polmonite, e può aggravarsi molto a seconda del tipo di virus d’origine:
- Rhinovirus: comune forma leggera di raffreddore, che si manifesta frequentemente in autunno e nella tarda primavera; Si tratta con molta probabilità della malattia più diffusa al mondo e generalmente è caratterizzata da sintomi quali produzione di muco, lacrimazione, starnuti, mal di testa, gola e tosse secca; raramente si presenta la febbre;
- Virus influenzale: una malattia infettiva che maggiormente colpisce i pazienti più fragili, soprattutto quelli affetti da BPCO, malattie croniche, diabete e cardiopatie. In genere si presenta con febbre, mal di gola, mal di testa, dolori muscolari e articolari, spossatezza, sudorazione, brividi e congestione nasale.
Quali sono i sintomi principali del raffreddore e dell’influenza?
Uno dei sintomi più comuni e più preoccupanti, soprattutto nei bambini, è la febbre alta, poiché potrebbe comportare la comparsa di convulsioni. Si consiglia di assumere dei farmaci antipiretici, tra i più comuni il paracetamolo. Oltre all’assunzione di farmaci, al fine di abbassare la temperatura corporea si consiglia di fare un bagno in acqua tiepida e bere molta acqua fredda; questo contribuirà ad abbassare la temperatura interna del corpo.
Una delle conseguenze dell’influenza è caratterizzata dalla comparsa di placche in gola (tonsillite), causata principalmente dal batterio streptococco. Al fine di evitare complicazioni questa patologia deve essere trattata con antibiotici.
Se invece si avverte dispnea e un senso di oppressione al torace, è importante sottoporsi a una radiografia del torace, Inoltre, se il dolore aumenta durante la respirazione ed è accompagnato da febbre, è molto probabile che si tratti di polmonite. Si tratta di una condizione abbastanza seria ed è consigliabile rivolgersi a uno specialista del settore per capire se si tratta di polmonite grave o polmonite virale.