Quali sono le migliori terapie per risolvere la calcolosi urinaria?
La calcolosi urinaria è in aumento nelle nostre latitudini e ha un forte impatto sulle normali attività quotidiane socio-lavorative.
Approfondiamo l’argomento in questo articolo, grazie al contributo del Dott. Eugenio di Grazia, specialista in Urologia
Che cos’è la calcolosi urinaria?
La calcolosi urinaria è una patologia in grande incremento nei paesi industrializzati, con una prevalenza che varia tra il 4 e il 20%. A ciò si aggiunge la frequenza di recidiva di questa malattia che arriva al 40% entro 3 anni dal primo episodio.
Come si può ridurre l’impatto sulla vita quotidiana?
Certamente va enfatizzata la necessità di applicare strategie terapeutiche e preventive che riducano l’elevato impatto socio-lavorativo e i costi sanitari della calcolosi urinaria. Su tale spinta, negli ultimi vent’anni, si è prodotto un cambiamento paradigmatico nel trattamento della patologia, con l’Istituzione di veri e propri “Stone Center” sia in ambito pubblico che privato, dando risposte più risolutive e durature. Uno “Stone Center” deve avvalersi di varie figure professionali, dall’Endourologo all’Internista/Nefrologo, dal Laboratorio fino ad arrivare al Nutrizionista, che operino in una logica di reciproco scambio delle competenze intorno al paziente.
Tutto questo non può essere frutto di improvvisazione; il sistema suddetto diventa premiante, in termini di efficacia ed efficienza, quando le figure professionali preposte abbiano avuto accesso a un percorso formativo che possa generare le competenze necessarie. Da oltre 20 anni le società di Urologia, sia a livello internazionale che nazionale, hanno sentito l’esigenza di formalizzare, come in altri ambiti, dei veri propri percorsi formativi in Chirurgia Endourologica per poter offrire un ventaglio di soluzioni chirurgiche personalizzate sul paziente ed evitare la cronicizzazione della patologia calcolotica urinaria, fonte inesauribile di frustrazione nel paziente.
Tecniche chirurgiche per il trattamento della calcolosi urinaria
Negli ultimi vent’anni si è assistito ad un cambiamento epocale della chirurgia della calcolosi urinaria, passando da un approccio tradizionale open - caratterizzato purtroppo da alta morbilità, ricoveri protratti e disagio del paziente - verso nuove terapie improntate sulla scarsa invasività come la litotrissia extracorporea (ESWL). L’espansione della Chirurgia Endoscopica, inoltre, ha consentito di abbattere il numero di interventi a cielo aperto a meno dello 0,2%.
Attraverso approcci mininvasivi e avvalendosi di laser operativi, si approccia la via escretrice urinaria per le vie urinarie naturali (RIRS) o per via percutanea (PCNL), in base alla tipologia di calcolosi urinaria. L’endoscopia, inoltre, ha reso più accettabile i trattamenti multipli sia nel breve che nel lungo periodo, cosa che un approccio chirurgico open non potrebbe giustificare.