Quando eseguire la prima visita oculistica nel bambino?
La salute degli occhi nei bambini è fondamentale per il loro sviluppo psicomotorio, sociale e cognitivo. Un controllo oculistico precoce permette di individuare e trattare tempestivamente eventuali difetti visivi o patologie oculari, garantendo una visione ottimale durante la crescita. Ma quando bisogna portare un bambino dall’oculista? Scopriamo insieme le tappe fondamentali per la prima visita oculistica pediatrica.
Le tappe fondamentali della visita oculistica nei bambini
L’età consigliata per la prima visita oculistica varia in base alla presenza di fattori di rischio e ai segnali di eventuali anomalie.
1. Alla nascita e nei primi mesi di vita (entro i 6 mesi)
Nei neonati a termine, senza particolari fattori di rischio, il pediatra esegue lo screening neonatale per escludere malattie oculari congenite come:
- Cataratta congenita
- Glaucoma congenito
- Malformazioni oculari
Se il bambino è nato prematuro (prima della 32ª settimana o con un peso inferiore a 1.500 g), è essenziale uno screening precoce per la Retinopatia del Prematuro (ROP), una grave patologia retinica che, se non trattata tempestivamente, può compromettere la vista in modo permanente.
2. Prima visita oculistica completa: intorno ai 3 anni
Il terzo anno di vita è il momento ideale per la prima visita oculistica pediatrica. A questa età il bambino è generalmente collaborativo e l’oculista pediatrico può valutare:
- La presenza di difetti visivi come miopia, ipermetropia o astigmatismo
- La presenza di ambliopia (noto come "occhio pigro")
- Il corretto allineamento degli occhi, per escludere forme di strabismo
- La salute della retina e del fondo oculare
Se individuati precocemente, problemi come l’ambliopia possono essere trattati con maggiore efficacia, evitando deficit visivi permanenti.
3. Seconda visita oculistica: prima dell’ingresso a scuola (5-6 anni)
Questa visita è fondamentale per garantire che il bambino abbia una buona acuità visiva e una corretta motilità oculare prima di iniziare la scuola. Difetti non diagnosticati possono causare difficoltà nell’apprendimento, come problemi nella lettura e scrittura.
4. Controlli successivi durante la crescita
Se non emergono particolari problematiche, è consigliato un controllo della vista ogni 1-2 anni, soprattutto nei bambini con familiarità per difetti visivi o in presenza di sintomi come:
- Difficoltà a vedere da lontano o da vicino
- Avvicinarsi troppo ai libri o agli schermi
- Mal di testa frequenti
- Deviazione di un occhio
- Difficoltà nella lettura o scrittura
Quando anticipare la visita oculistica?
Oltre alle visite di routine, è fondamentale portare il bambino dall’oculista pediatrico se si notano segni come:
- Lacrimazione eccessiva o secrezioni persistenti
- Strabismo evidente (deviazione di un occhio)
- Difficoltà a fissare o seguire gli oggetti
- Fotofobia (ipersensibilità alla luce)
- Pupilla biancastra o riflessi anomali nelle foto