Radioterapia dei tumori del pancreas e delle vie biliari: quali trattamenti?
La radioterapia può essere utilizzata efficacemente per i tumori del pancreas e delle vie biliari sia nel caso di neoplasie operabili sia in quelle non operabili. Il Prof. Alessio Giuseppe Morganti, Radioterapista a Bologna, illustra i diversi trattamenti di radioterapia e spiega a quali fini eseguirla
Come si presentano i tumori del pancreas e delle vie biliari?
I tumori del pancreas e delle vie biliari si presentano spesso con sintomi difficili da interpretare e quindi la loro diagnosi avviene spesso quando la malattia è in una fase avanzata. Inoltre, sono spesso piuttosto aggressivi e possono quindi diffondersi nel corpo a distanza dalla loro sede di origine (metastasi), oltre a provocare sintomi causati dalla loro crescita locale (dolore, dimagrimento e ittero, ovvero ingiallimento della pelle).
Quali sono i possibili trattamenti?
La radioterapia può essere usata in questi tumori in diverse situazioni. Nei pazienti in cui è stato possibile l’intervento chirurgico la radioterapia può essere usata per prevenire la crescita di recidive tumorali nella sede operata, purtroppo non infrequenti. Pertanto, dopo o durante la chemioterapia, che generalmente si somministra dopo l’intervento, può essere consigliata la radioterapia post-operatoria soprattutto nei pazienti con maggiore rischio di recidiva.
Nei pazienti con tumore inoperabile la radioterapia può essere usata con diversi scopi:
- Per ridurre le dimensioni e l’estensione del tumore, in associazione alla chemioterapia, per favorire un successivo intervento chirurgico;
- Per prevenire la crescita del tumore e quindi i sintomi causati da questo. In questo caso, generalmente, la radioterapia è usata dopo la chemioterapia nei pazienti in cui non c’è stata la diagnosi di metastasi;
- Per curare eventuali sintomi causati dal tumore ed in particolare il dolore addominale o lombare.
In questi pazienti con malattia non operabile la radioterapia è in genere somministrata in combinazione con una cura concomitante a base di farmaci chemioterapici, con una durata di circa un mese. Tuttavia, questo trattamento “lungo” è sempre più frequentemente sostituito nei tumori del pancreas (e in alcuni tumori delle vie biliari) dalla cosiddetta radioterapia stereotassica, una modalità di trattamento di altissima precisione che consente di concentrare tutta la cura in soli cinque giorni, evitando la progressione locale della malattia nella stragrande maggioranza dei pazienti e con ottimi effetti nel controllo dei sintomi. Inoltre, nella maggior parte dei tumori delle vie biliari, alla radioterapia tradizionale può aggiungersi un sovradosaggio di radiazioni con la cosiddetta brachiterapia, ovvero mediante posizionamento temporaneo di una sorgente radioattiva nella via biliare. Questo sovradosaggio consente di somministrare al tumore una dose aggiuntiva di radiazioni che spesso permette il definitivo controllo locale della malattia.
Infine, anche nei pazienti con metastasi che presentano sintomi causati dal tumore locale o dalle stesse lesioni metastatiche, la radioterapia può essere utilizzata per migliorare la qualità della vita con trattamenti molto brevi e poco tossici dal momento che il controllo dei sintomi richiede piccole dosi di radiazioni.