Reflusso gastroesofageo: indicazioni al trattamento chirurgico
La malattia da reflusso gastroesofageo (GERD) è una condizione cronica in cui l'acido dallo stomaco refluisce nell'esofago, causando sintomi come bruciore di stomaco e rigurgito. Sebbene molti pazienti possano gestire i sintomi con modifiche dello stile di vita e farmaci, ci sono situazioni in cui può essere indicato un intervento chirurgico. Ce ne parla il Dott. Alessio Giordano, specialista in Chirurgia Generale a Firenze
Alcune indicazioni comuni per la chirurgia nella GERD:
- Fallimento della terapia medica: Se i sintomi persistono nonostante l'uso di farmaci adeguati, come gli inibitori della pompa protonica (PPI), o se è necessaria una dose elevata di farmaci per controllare i sintomi.
- Complicanze della GERD: Presenza di complicanze come esofagite erosiva grave, stenosi esofagea, esofago di Barrett con displasia severa o adenocarcinoma esofageo.
- Sintomi extra-esofagei: Pazienti con sintomi extra-esofagei (come tosse cronica, laringite, asma non controllata) che non migliorano con la terapia medica.
- Preferenza del paziente: Pazienti che preferiscono evitare il trattamento farmacologico a lungo termine o che non tollerano i farmaci.
- Volume del reflusso: Pazienti con un alto volume di reflusso, dimostrato tramite pH-metria esofagea.
- Presenza di ernia iatale grande: Specialmente se è associata a sintomi di GERD e non risponde alla terapia medica.
Tipi di intervento chirurgico
Il trattamento chirurgico più comune per la GERD è la fundoplicatio laparoscopica, dove una parte dello stomaco viene avvolta attorno alla parte inferiore dell'esofago per rinforzare la valvola esofagea inferiore e prevenire il reflusso. I tipi principali di fundoplicatio sono:
- Fundoplicatio di Nissen: Coinvolge un avvolgimento a 360 gradi dello stomaco attorno all'esofago.
- Fundoplicatio parziale: Può essere anteriore o posteriore, con un avvolgimento incompleto dello stomaco attorno all'esofago.
In casi specifici, possono essere considerati altri interventi, come la chirurgia per correggere un'ernia iatale o l'inserimento di dispositivi endoscopici che migliorano la funzione dello sfintere esofageo inferiore.
In conclusione, l'indicazione per l'intervento chirurgico nella GERD dipende da una valutazione completa della storia clinica del paziente, dalla risposta alla terapia medica, dalla presenza di complicanze e dalle preferenze del paziente. Un consulto con un chirurgo generale, un gastroenterologo o un chirurgo specializzato in chirurgia esofagea è fondamentale per determinare il percorso terapeutico più appropriato.