Riabilitazione nel Parkinson: ne parliamo con il Fisioterapista
La malattia di Parkinson è una patologia neurodegenerativa progressiva che colpisce il sistema nervoso, influenzando il controllo motorio e causando sintomi come tremori, rigidità muscolare, lentezza nei movimenti (bradicinesia) e difficoltà di equilibrio. La riabilitazione fisioterapica gioca un ruolo fondamentale nel migliorare la qualità della vita dei pazienti, affiancandosi alle terapie farmacologiche. Ci dice tutto il Dott. Davide Scanavino, Fisioterapista a Torino.
L'obiettivo della riabilitazione nel Parkinson
La riabilitazione per i pazienti con Parkinson mira a:
- Migliorare la mobilità e ridurre la rigidità muscolare.
- Prevenire la perdita di autonomia attraverso esercizi mirati.
- Promuovere l'equilibrio e prevenire le cadute.
- Alleviare il dolore associato a posture scorrette o tensioni muscolari.
Questi obiettivi vengono raggiunti attraverso un approccio personalizzato, basato sulle necessità specifiche di ogni paziente.
Quali sono le strategie di fisioterapia per il Parkinson?
1. Esercizi per la mobilità articolare
Questi esercizi aiutano a contrastare la rigidità muscolare, migliorando l’ampiezza dei movimenti. Sono spesso eseguiti in modo lento e controllato per favorire una maggiore consapevolezza del movimento.
2. Allenamento dell'equilibrio
La perdita di equilibrio è una delle principali cause di cadute nei pazienti con Parkinson. Lavorare su esercizi di stabilità e postura aiuta a migliorare la capacità di mantenere il controllo del corpo in situazioni di instabilità.
3. Ginnastica respiratoria
Nei casi avanzati, il Parkinson può influenzare la respirazione. La ginnastica respiratoria aiuta a migliorare la capacità polmonare e a prevenire complicanze come infezioni respiratorie.
4. Tecniche di rilassamento muscolare
Massaggi e terapie manuali possono ridurre la rigidità muscolare e migliorare la circolazione sanguigna.
5. Terapia occupazionale
Spesso integrata nella riabilitazione, questa disciplina insegna strategie per affrontare le attività quotidiane con maggiore autonomia.
Il ruolo della fisioterapia nei sintomi non motori
La fisioterapia non si limita ai sintomi motori. I pazienti con Parkinson possono beneficiare di esercizi che alleviano i sintomi non motori, come il dolore cronico, la fatica e i disturbi del sonno. La stimolazione fisica regolare può inoltre contribuire al miglioramento dell'umore e della motivazione, riducendo l’impatto psicologico della malattia.
Riabilitazione domiciliare: un’opzione praticabile
In molti casi, la riabilitazione può essere svolta a domicilio, con programmi specifici progettati da fisioterapisti esperti. Questa modalità offre flessibilità, permettendo al paziente di esercitarsi in un ambiente familiare e riducendo le difficoltà legate agli spostamenti.
Conclusioni
La riabilitazione fisioterapica è un elemento chiave nella gestione della malattia di Parkinson. Con un approccio mirato e multidisciplinare, è possibile migliorare significativamente la qualità della vita dei pazienti, mantenendo una maggiore autonomia e riducendo le limitazioni imposte dalla malattia.
Se tu o un tuo caro convive con il Parkinson, rivolgersi a un fisioterapista specializzato come il Dott. Davide Scanavino può rappresentare il primo passo verso un percorso di riabilitazione efficace e personalizzato.