Riabilitazione neurologica: un percorso per il recupero funzionale della persona con disabilità
La riabilitazione neurologica (o Neuroriabilitazione) è un processo fondamentale per migliorare la qualità di vita delle persone che hanno subito danni al sistema nervoso centrale o periferico, aiutandoli a recuperare, per quanto possibile, le funzioni motorie, cognitive e sensoriali compromesse da patologie neurologiche. Approfondiamo l’argomento con il Dott. Michelangelo Bartolo, specialista in Neurologia.
Cosa è la riabilitazione neurologica?
La riabilitazione neurologica è una branca della medicina dedicata al trattamento di pazienti affetti da patologie neurologiche che compromettono la funzione del sistema nervoso. Questo tipo di riabilitazione si applica in caso di patologie come l'ictus cerebrale, la malattia di Parkinson, la sclerosi multipla, le lesioni traumatiche del cervello o del midollo spinale.
Il percorso riabilitativo viene personalizzato in base alla patologia e alle specifiche necessità della persona.
Obiettivi della riabilitazione neurologica
Gli obiettivi della riabilitazione neurologica cambiano a seconda della gravità della patologia e alle condizioni del paziente, ma in generale includono:
- Migliorare la mobilità: Attraverso esercizi fisici mirati, si cerca di restituire al paziente una certa autonomia nei movimenti.
- Stimolare il recupero cognitivo: Nei casi in cui sono presenti deficit cognitivi, come la perdita di memoria o difficoltà nell'attenzione, si utilizzano specifici esercizi per stimolare la funzionalità cerebrale.
- Aumentare l'autonomia funzionale: L'obiettivo è di rendere il paziente il più autonomo possibile nelle attività quotidiane, migliorando la sua qualità di vita.
Tecniche utilizzate nella riabilitazione neurologica
Tra gli aspetti chiave della riabilitazione neurologica vi sono il lavoro in equipe, coordinato dal medico riabilitatore (neurologo o specialista in riabilitazione) e l'uso di diverse tecniche di trattamento che mirano a stimolare il sistema nervoso danneggiato per favorire il recupero delle funzioni in tutte le aree della persona (motorie, sensoriali, cognitive, …):
- Terapia neuromotoria (fisiochinesiterapia): Questa componente della riabilitazione si concentra sul recupero della forza, della coordinazione e della mobilità; tramite diverse metodiche, vengono eseguiti esercizi volti a migliorare la funzioni motorie e sensoriali e, in ultimo luogo, la funzionalità della persona.
- Logopedia: È indicata per pazienti con difficoltà di linguaggio o deglutizione, che possono essere riscontrate in diverse patologie neurologiche come ictus, malattia di Parkinson o altre malattie del sistema nervoso.
- Terapia occupazionale: È l’area della riabilitazione che contribuisce e sviluppare le abilità necessarie per svolgere attività quotidiane, come vestirsi, mangiare e lavarsi, e a reinserirsi nel contesto sociale (famiglia, scuola, lavoro, sport, attività ludiche, …) rielaborando il progetto di vita della persona.
- Terapia neuropsicologica e cognitiva: È indirizzata a indagare gli aspetti cognitivi della persona, attraverso test specifici sulla base dei quali identificare il profilo della persona e ritagliare quindi una percorso di riabilitazione individualizzato. Questa branca si occupa anche di prendere in carico gli aspetti emotivi dell’individuo che possono rappresentare uno degli aspetti colpiti in conseguenza di una danno e una disabilità da malattie neurologiche.
- Terapie basate sulle tecnologie: L’uso di dispositivi robotici e tecnologie avanzate come ad esempio la realtà virtuale sta diventando sempre più comune per supportare il recupero funzionale, in particolare nei pazienti con gravi deficit neurologici, cognitivi e motori.
Importanza della diagnosi neurologica e della presa in carico precoce
Una diagnosi neurologica tempestiva consente nella maggior parte dei casi la definizione di una prognosi e un precoce avvio alle attività di riabilitazione, che rappresentano un completamento delle terapie farmacologiche. Inoltre, l’attività di riabilitazione rappresenta un aspetto fondamentale per ottenere maggiori opportunità di recupero. Intervenire rapidamente aumenta le probabilità di recupero, poiché le prime fasi dopo un danno neurologico rappresentano il periodo in cui il sistema nervoso è più recettivo alla neuroplasticità, ossia la capacità che ha il sistema nervoso di compensare i danni subiti e di riorganizzarsi sotto la spinta di attività indotte.
Il neurologo, la riabilitazione neurologica e la qualità della vita della persona
Il ruolo del neurologo esperto di riabilitazione è quello di valutare il paziente attraverso tutte le componenti (motoria, cognitiva e funzionale). Successivamente si potrà quindi formulare una diagnosi e individuare le capacità residue per identificare, oltre alle terapie farmacologiche, il percorso di riabilitazione più opportuno per recuperare (ove possibile) le capacità e le funzioni della persona.
Se dopo un evento acuto neurologico le prime fasi rappresentano il periodo in cui il sistema nervoso è più recettivo alla neuroplasticità, nelle patologie neurologiche croniche e/o degenerative invece l’attività riabilitativa mira a mantenere il livello funzionale, restituendo alla persona il maggior grado possibile di indipendenza e/o autonomia. Il neurologo quindi, esperto di riabilitazione, definisce un Progetto Riabilitativo Individuale personalizzato in cui vengono dettagliate le aree di intervento specifico, le modalità d’azione, i professionisti coinvolti e infine gli obiettivi da raggiungere con la riabilitazione, puntando in ultima analisi a migliorare la qualità di vita della persona disabile e dei suoi familiari e caregiver.