Riconoscere e relazionarsi con il Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC)
Insieme alla Dott.ssa Maria Chiara Rinaldi nel precedente articolo abbiamo parlato delle ossessioni e delle compulsioni. In questo nuovo articolo ci concentreremo su come riconoscere una persona affetta da DOC e come comportarsi con essa
Come si riconosce una persona che soffre di DOC?
Come si è detto, i principali sintomi del DOC sono le ossessioni e le compulsioni. Mentre le prime possono essere rilevate solo se riferite dalla persona, le compulsioni espresse in comportamenti sono direttamente osservabili e riconoscibili dagli altri.
Il contenuto specifico delle ossessioni e delle compulsioni varia a seconda degli individui, ma nel DOC ci sono alcune dimensioni sintomatologiche comuni, come per esempio quelle di:
- pulizia: ossessioni di contaminazione e compulsioni di pulizia;
- simmetria: ossessioni di simmetria e compulsioni di ripetizione, ordine e conteggio;
- pensieri proibiti o tabù: ossessioni aggressive, sessuali, religiose e relative compulsioni;
- danno: timore di recare danno a sé stessi o agli altri e relative compulsioni di controllo.
Le persone con DOC si differenziano anche in base al loro livello di insight (consapevolezza) circa la veridicità/non veridicità delle convinzioni caratterizzanti il disturbo. Per cui si distinguono persone affette da DOC:
- Con Insight buono o sufficiente: l’individuo riconosce che le convinzioni del DOC sono decisamente o probabilmente non vere o che comunque la loro esattezza è soggetta a dubbio;
- Con Insight scarso: l’individuo pensa che le convinzioni del DOC siano probabilmente vere;
- Con Insight assente/convinzioni deliranti: l’individuo è assolutamente sicuro che le convinzioni del DOC siano vere.
A seconda del livello d’intensità della sintomatologia e dell’insight si avrà una compromissione più o meno alta del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti della vita della persona.
Come bisogna comportarsi con una persona affetta da DOC?
Nei casi in cui la sintomatologia del DOC determini una considerevole compromissione del funzionamento personale, lavorativo e sociale della persona si rende necessario rivolgersi ad un medico specialista in Psichiatria per il trattamento psicofarmacologico.
In ogni caso, qualunque sia l’entità dei sintomi, la Psicoterapia si configura quale intervento fondamentale per il trattamento del DOC e, spesso, l’efficacia della terapia è aumentata da una combinazione di terapia farmacologica e psicoterapia.
Nell’approccio teorico-metodologico della Dott.ssa Rinaldi, in linea con i principi del gruppo di ricerca del Cepat (Centro Partenopeo di Analisi Transazionale- Dir. Gaudieri M.) cui appartiene, i sintomi psicologici tutti, inclusi quelli del DOC, vengono considerati in una prospettiva salutogenica, nella loro funzione fisiologica di segnale vitale; in altri termini il sintomo viene considerato come un modo attuato dalla mente nel tentativo di ristabilire una situazione di equilibrio nella personalità. Il sintomo ha un’importante funzione di segnale in quanto pone i riflettori sulla particolare e personale condizione esistenziale dell’individuo e, quindi, sul “vero” problema che diventerà il focus del trattamento psicoterapico. La psicoterapia fornisce alla persona strumenti per dare un senso ai propri sintomi e per trovare, quindi, modi più adattivi per affrontare e risolvere i propri problemi esistenziali e relazionali.