Risonanza Magnetica Cardiaca: come funziona?
La Risonanza Magnetica è un esame strumentale di cui esistono diverse tipologie specifiche per una particolare parte del corpo. Una di queste è la Risonanza Magnetica Cardiaca, detta anche Cardio RM o Risonanza Magnetica Nucleare Cardiaca. Cerchiamo di capire di che cosa si tratta e come si esegue grazie all’intervento della Dott.ssa Nicoletta Eletto, specialista in Cardiologia
Che cos’è la Risonanza Magnetica Cardiaca?
La Risonanza Magnetica Cardiaca è una nuova metodica di imaging, grazie alla quale si possono studiare molteplici patologie, tra cui:
- malattie infiammatorie del miocardio e del pericardio
- cardiopatia ischemica
- cardiomiopatie
- tumori cardiaci
- masse anomale
- malformazioni
Perché è così importante?
La sua estrema accuratezza e la sua riproducibilità hanno permesso a questa tecnica, che non utilizza radiazioni, bensì un mezzo di contrasto chiamato gadolinio, di accreditarsi a livello internazionale e di entrare nelle linee guida della Società Europea di Cardiologia per lo studio di diverse cardiopatie.
Infatti, la Cardio RM permette di evidenziare eventuali danni al muscolo cardiaco senza alcun limite di tempo e di determinare lo stato delle valvole cardiache dell’aorta e dei vasi sanguigni polmonari.
Tuttavia, è da notare che non tutti i Centri ne dispongono, dal momento che, essendo una tecnica di alta specializzazione, necessita di professionalità dedicate come Cardiologi, Radiologi e Tecnici con formazione specifica.
Come si svolge la Risonanza Magnetica Cardiaca?
L'esame, che deve essere estremamente appropriato, è piuttosto impegnativo anche dal punto di vista del paziente, a cui viene chiesta la massima collaborazione. Inoltre, l'acquisizione delle immagini richiede brevi apnee respiratorie, pertanto il paziente deve trattenere il respiro per 10-20 secondi.
In ogni caso la indiscutibile validità dell'esame, permette un crescente utilizzo per lo studio di diverse cardiopatie.
L’esecuzione di tale esame dura generalmente tra i 30 e i 60 minuti. Quando il paziente finisce l’esame, può riprendere le sue attività quotidiane senza problemi.