Rivascolarizzazione miocardica con condotti arteriosi: il bypass con due arterie mammarie e con arteria radiale
La rivascolarizzazione chirurgica del miocardio è riconosciuta come il trattamento più efficace per le ostruzioni coronariche complesse. A differenza dell’angioplastica, che mantiene aperta l’arteria malata attraverso uno stent metallico, la rivascolarizzazione chirurgica prevede l’impianto di condotti venosi o arteriosi appartenenti al paziente stesso, che bypassano le ostruzioni coronariche.
I condotti più comuni sono l’arteria mammaria interna sinistra, situata nel torace, e la vena safena, prelevata dalla gamba. Tuttavia, l’utilizzo di più di un condotto arterioso, come il prelievo di entrambe le arterie mammarie o dell’arteria radiale prelevata dall’avambraccio non dominante (sinistro nei pazienti destrimani e viceversa), offre vantaggi significativi rispetto ai bypass tradizionali con vene safene. Scopriamo insieme i benefici e le peculiarità di queste tecniche avanzate
Perché scegliere i condotti arteriosi per la rivascolarizzazione miocardica?
Numerosi studi dimostrano che i condotti arteriosi offrono maggiore durata e resistenza rispetto alle vene safene. Questa longevità è dovuta alla loro più robusta struttura e capacità di sopportare le elevate pressioni arteriose.
I vantaggi delle arterie mammarie
Le arterie mammarie sono considerate il gold standard per la rivascolarizzazione miocardica. I principali benefici includono:
- Longevità eccezionale: maggiore durata rispetto ai condotti venosi.
- Ridotta incidenza di occlusione: garantiscono un flusso sanguigno al cuore costante nel tempo.
L’arteria radiale: un’opzione versatile
L’arteria radiale, prelevata dall’avambraccio, è particolarmente utile nei pazienti che necessitano di molteplici bypass. Offre:
- Versatilità: ideale per bypassare le coronarie, puo’ essere montata in diverse configurazioni
- Accessibilità: il prelievo è semplice e sicuro, grazie alla presenza dell’arteria ulnare che mantiene la perfusione della mano, dopo il prelievo dell’arteria ulnare
La tecnica della doppia mammaria: un approccio avanzato
L’utilizzo bilaterale delle arterie mammarie interne nell’ambito di un intervento chirurgico di bypass aorto-coronarico è una tecnica avanzata che migliora significativamente la sopravvivenza a lungo termine. Questa procedura prevede il prelievo e l’impianto di entrambe le arterie mammarie sulle coronarie occluse in diverse configurazioni.
Esempi di configurazioni con cui le due mammarie possono essere utilizzate (LIMA = mammaria sinistra, RIMA = mammaria destra)
Benefici principali
- Riduzione degli eventi cardiovascolari: meno infarti, ripresa di angina e restenosi rispetto alle vene safene.
- Miglioramento della qualità della vita: risultati clinici eccellenti a lungo termine.
Questa tecnica richiede però una maggiore esperienza chirurgica e può allungare i tempi dell’intervento.
Il ruolo dell’arteria radiale nei bypass coronarici
L’arteria radiale è spesso utilizzata come condotto aggiuntivo, specialmente quando sono necessari tre o più bypass. Questo approccio offre:
- Durata nel tempo: ideale per coronarie con occlusioni complete o restringimenti molto critici.
- Sicurezza nel prelievo: il rischio è ridotto grazie alla presenza di una seconda arteria nell’avambraccio chiamata arteria ulnare, che garantisce la perfusione della mano dopo il prelievo della radiale.
L’uso combinato di arterie mammarie e radiali massimizza i benefici della chirurgia, migliorando la prognosi a lungo termine.
A chi è indicato l’uso dei condotti arteriosi?
La scelta dei condotti dipende da fattori come l’età, la gravità della malattia coronarica e la presenza di altre patologie. In generale:
- Pazienti sotto i 65 anni: traggono il massimo beneficio grazie alla durata superiore dei condotti arteriosi.
- Casi complessi: la combinazione di condotti arteriosi garantisce una migliore perfusione del miocardio ischemico e riduce le complicanze post-operatorie.
In chi non è indicato l’utilizzo di un secondo condotto arterioso
- Per la seconda arteria mammaria: pazienti anziani, diabete mellito, obesità, forti fumatori, interventi in emergenza.
- Per l’utilizzo dell’arteria radiale: pazienti che utilizzano l’avambraccio per lavori di estrema forza o di estrema precisione, interventi in emergenza
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE IL SEGUENTE ARTICOLO: Cardiopatia ischemica: trattamenti avanzati e nuove prospettive chirurgiche
Conclusioni
La rivascolarizzazione chirurgica con doppia mammaria e arteria radiale rappresenta un’opzione terapeutica avanzata per i pazienti con malattia coronarica. Rispetto ai metodi tradizionali, offre benefici duraturi in termini di sopravvivenza e qualità della vita.
⚡ Prenota un consulto con un cardiochirurgo esperto per valutare la strategia migliore per le tue esigenze. La salute del tuo cuore merita le migliori cure.