Sbiancamento dentale: dai luce al tuo sorriso!
Lo sbiancamento dentale professionale è una procedura che serve a migliorare il colore dei denti e a rimuovere, in associazione ad altre tecniche, quasi tutte le discromie dei denti naturali quali quelle da traumi, demineralizzazione o eccesso di fluoro (white spot), da antibioticoterapia, etc. Il Dott. Riccardo Centofanti ci spiega un po’ di più sullo sbiancamento dentale in questo articolo
Come si effettua?
I prodotti che vengono utilizzati sono di 2 tipi, il perossido di idrogeno e il perossido di carbammide. Entrambi agiscono rilasciando a contatto con i denti molecole di ossigeno che vanno a disgregare i pigmenti delle discromie:
- Il perossido di idrogeno viene utilizzato principalmente in poltrona dal dentista ad una concentrazione di circa il 40% con sedute di più o meno di 45 minuti, dopo aver eseguito una igiene orale (1 settimana prima dello sbiancamento circa) e separando con attenzione le gengive dai denti con la diga liquida, per evitare che il materiale utilizzato sui denti possa danneggiare le gengive stesse;
- Il perossido di carbammide, ad una concentrazione del 10 o 16 %, viene invece utilizzato per lo sbiancamento domiciliare per 15-20 giorni circa, mettendo il prodotto all’interno di mascherine in acetato trasparenti, termostampate e realizzate su misura dall’odontoiatra sulle impronte delle arcate dentarie, che devono essere indossate durante la notte dalle 4 alle 8 ore, a seconda della concentrazione utilizzata.
Chi può effettuare lo sbiancamento dentale?
Lo sbiancamento è adatto a tutti, previa visita odontoiatrica, tenendo presente che le protesi (ponti, capsule, faccette) non possono essere sbiancate, controllando l’eventuale sensibilità dentale che può presentarsi durante l’applicazione dei materiali, in modo da agire sempre in sicurezza, in questo caso bisognerà interrompere o diminuire il tempo di applicazione (per esempio una notte sì ed una notte no) ed utilizzare eventualmente degli agenti desensibilizzanti. Può essere ripetuto anche 1 o più volte l’anno senza danneggiare i tessuti dentari se vengono utilizzati i giusti prodotti.
Esistono prodotti da banco per il fai da te che sono altamente sconsigliati in quanto hanno spesso un ph troppo acido tale da poter danneggiare i tessuti, e in realtà non hanno la concentrazione adatta per poter sbiancare i denti, ma l’effetto sbiancante che si ottiene è dovuto a microabrasione dello smalto o a disidratazione dello stesso, entrambi condizioni che modificando la struttura dello smalto ne possono provocare aumento della fragilità e/o della cariorecettività , inoltre aumentano la possibilità di assorbire pigmenti, perdendo rapidamente l’effetto sbiancante iniziale.
Per questo, per sbiancare i denti, è necessario rivolgersi sempre al proprio odontoiatra di fiducia in modo da evitare cattive sorprese.
Come mantenere i risultati dello sbiancamento dentale?
Dopo lo sbiancamento non ci sono particolari comportamenti da tenere per mantenere l’effetto ottenuto se viene fatto con i prodotti adatti, io dico sempre che se si assumono 4 caffè al giorno, magari sarà meglio assumerne 3 per i primi giorni, se si beve vino rosso sarà meglio berlo bianco e comunque ad esempio un fumatore dovrà fare un richiamo di sbiancamento prima del tempo necessario di chi non fuma.