Scarso accrescimento: come comportarsi?
Il termine "scarso accrescimento" si riferisce a una condizione in cui un bambino non cresce come previsto in altezza e peso rispetto ai coetanei. Ce ne parla il Dott. Giuseppe Stefano Morino, specialista in Scienze dell’Alimentazione.
Quali sono le cause dello scarso accrescimento?
Il problema dello scarso accrescimento può derivare da vari fattori, tra cui:
- fattori costituzionali: non tutti i bambini crescono nello stesso modo e con gli stessi tempi. I maschi spesso sviluppano e raggiungono la crescita in altezza più tardi. Inoltre una storia familiare di bassa statura può indicare una predisposizione genetica allo scarso accrescimento;
- fattori nutrizionali: un’alimentazione scarsa o selettiva carente in nutrienti come proteine, vitamine e minerali può compromettere la crescita;
- presenza di malattie come celiachia, asma cronica, insufficienza renale e cardiopatie congenite, ma anche infezioni ricorrenti delle prime vie aeree (ipertrofia adenoidea) possono ridurre l'apporto nutrizionale e l'energia disponibile per la crescita;
- disfunzioni ormonali come il deficit di ormone della crescita e l'ipotiroidismo;
- condizioni genetiche come la sindrome di Down e la sindrome di Turner sono associate a problemi di crescita. Anche una storia familiare di bassa statura può indicare una predisposizione genetica allo scarso accrescimento.
Cosa fare?
Il primo passo per diagnosticare lo scarso accrescimento è il monitoraggio regolare della crescita del bambino, e per farlo i pediatri utilizzano le curve di crescita per confrontare l'altezza e il peso del bambino con i valori di riferimento per l'età e il sesso (tavole dei centili).
Da ricordare che non tutti i bambini devono crescere al 50°c ma ciò che deve preoccupare è un cambio improvviso di centile per un repentino aumento di peso, ad esempio, o un blocco di crescita staturale ed una riduzione del centile di riferimento.
In questi casi è importante effettuare una valutazione medica completa. Questo include la storia clinica, con valutazione delle abitudini alimentari, una valutazione nutrizionale accurata, eventuali esami fisici e test di laboratorio per identificare eventuali carenze nutrizionali o disfunzioni ormonali.
Come intervenire?
L’intervento varia in relazione alle cause dello scarso accrescimento.
Se vi è un apporto scarso di nutrienti con l’alimentazione (ad esempio un’alimentazione selettiva) è necessario un percorso specifico che porti il bambino ad avere un diverso rapporto col cibo (percorso di familiarizzazione multisensoriale col cibo) ed aumentare gli apporti.
In alcuni casi specifici può essere utile l’integrazione calorica con integratori ipercalorici e/o iperproteici, o l’uso di vitamine e minerali.
Per le condizioni mediche già citate è importante un trattamento specifico. Ad esempio, l'ipotiroidismo viene trattato con la terapia sostitutiva degli ormoni tiroidei; il deficit di ormone della crescita, invece, può necessitare la somministrazione di ormone della crescita sintetico, sempre su indicazione medica.
Il supporto psicologico può essere importante per affrontare le conseguenze emotive dello scarso accrescimento. I bambini e le loro famiglie possono usufruire di sostegni psicologici per gestire l'ansia e lo stress che dipendono da questa condizione. O migliorare il rapporto col cibo
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