Scoprire le cause del dolore lombare: l’esperienza del Dott. Enrico Cotroneo
In questa intervista esclusiva, il Dott. Enrico Cotroneo, neuroradiologo di grande esperienza, ci offre un'analisi approfondita sulle cause neurologiche del dolore alla parte bassa della schiena, uno dei disturbi più comuni e debilitanti nella popolazione adulta. Esploreremo insieme le tecniche diagnostiche più avanzate per identificare le cause di questo dolore, e scopriremo i trattamenti più efficaci per alleviarlo e migliorare la qualità della vita dei pazienti. Un dialogo imperdibile che mette in luce l'importanza di una diagnosi tempestiva e di un approccio multidisciplinare nella gestione del low back pain
Quali sono le principali cause neurologiche del dolore alla parte bassa della schiena (low back pain) che vede più frequentemente nella sua pratica?
Appare opportuno ricordare che dolore il lombo sacrale è la principale causa di disabilità e perdita delle capacità lavorative della popolazione in età adulta. Inoltre è essenziale dividere il dolore lombare in due grandi categorie: acuto e cronico.
Una visita con medico specialista della patologia del rachide (neurologo, neurochirurgo, ortopedico) entro 2 giorni dall’insorgenza del dolore acuto ed entro 10 giorni dall’insorgenza di dolore cronico, riduce la percentuale di intervento chirurgico e aumenta il miglioramento della sintomatologia e della soddisfazione del paziente.
Le cause principali variano in rapporto all’età del soggetto: oltre la sesta decade abbiamo processi degenerativi del rachide (discoartrosi, artrosi delle faccette interapofisarie con stenosi dei forami di coniugazione, substenosi del canale lombo-sacrale, fratture vertebrali osteoporotiche, spondilolistesi). In età più giovanile più frequentemente: rigonfiamento del disco intersomatico (bulging disk e bulging anulus), ernia discale, angiomi vertebrali giganti, fratture vertebrali postraumatiche. Naturalmente sia il rigonfiamento discale che l’ernia discale si apprezzano anche nella fascia di popolazione dalla sesta decade e oltre.
Quali sono le tecniche diagnostiche più avanzate e accurate che utilizza per identificare le cause sottostanti del dolore lombare?
Sicuramente la risonanza magnetica del rachide permette, in mani esperte, di visualizzare sia le lesioni che interessano la parte ossea che la parte discale e legamentosa del rachide e, non ultima, le condizioni della muscolatura paravertebrale. Opportuno ricordare che per alcune specifiche condizioni, su indicazione del medico specialista, anche la tomografia computerizzata del rachide lombo-sacrale riveste un ruolo importante.
In che modo la risonanza magnetica e la tomografia computerizzata contribuiscono alla valutazione neurologica del low back pain e quali limiti hanno?
Come già esplicitato RM e TC rivestono un ruolo essenziale nella diagnosi. La letteratura mondiale riporta che in un numero limitato di casi le indagini di immagine (TC e RM) non evidenziano anomalie anatomiche. Possono esistere condizioni di infiammazione-contrattura della muscolatura paravertebrale che causano il low-back pain, così come condizioni di infiammazione dei nervi della cauda equina dovute a patologie degenerative neurologiche. In questi casi un attento esame neurologico con associati esami neurofisiologici possono individuare le cause.
Quali approcci terapeutici considera più efficaci per il trattamento del dolore lombare con componenti neurologiche?
Il trattamento farmacologico associato al riposo è il primo step nel trattamento del dolore lombare acuto. Il trattamento fisioterapico è il primo step nel trattamento del dolore lombare cronico.
Dopo un fallimento di tali approcci, in relazione al quadro clinico, alle condizioni di inabilità, alla valutazione delle immagini si possono prendere in esame trattamenti specifici mini invasivi quali infiltrazioni intraforaminali TC guidate, nucleolisi, applicazione di radiofrequenza nel caso di sindrome delle faccette articolari, vertebroplastica nel caso di fratture vertebrali che non comportino compressioni dell’astuccio durale
Può spiegare il ruolo delle terapie non farmacologiche, come la fisioterapia e la terapia occupazionale, nella gestione del dolore lombare?
Come accennato un programma di fisioterapia con varie sedute per rinforzare apparati muscolari che aiutino a mantenere un corretto equilibrio ed una corretta postura del rachide, così come una terapia occupazionale che insegni al paziente a muoversi in maniera adeguata eseguendo azioni che permettano una accettabile vita di relazione sono procedure essenziali. Tali procedure valgono principalmente per il dolore lombare cronico.
Possono essere associate infiltrazioni muscolari a livello paravertebrale con ossigeno-ozono per determinare un rilassamento della muscolatura e un’azione antinfiammatoria e analgesica. Per il dolore lombare acuto, che determina una impossibilità a muoversi con danno neurologico (riduzione della forza muscolare, ipoestesia) si possono prendere in esame procedure mininvasive
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Qual è l’importanza della diagnosi precoce e della gestione tempestiva del low back pain per prevenire complicazioni neurologiche a lungo termine?
La diagnosi precoce, dopo 48 ore per il dolore lombare acuto con inabilità alla deambulazione, dopo oltre 10 giorni per il dolore lombare cronico è un momento essenziale nel percorso diagnostico-terapeutico. Vale sempre l’attenzione alla valutazione dello specialista del rachide (neurologo ortopedico, neurochirurgo). La diagnostica di precisione consente di evidenziare fenomeni la esistenza di discopatie, ernie discali, stenosi artrosiche. I danni neurologici in caso di sofferenza radicolare vanno corretti per evitare condizioni di cosiddetto “piede cadente” o sindrome della cauda equina.
Come accennato in tali casi ricorrendo a trattamenti mini invasivi (infiltrazioni intraforaminali TC e scopia guidate, nucleolisi, radiofrequenza delle faccette interapofisarie. Nel caso di franca ernia discale con instabilità del rachide (ernia estrusa) con mancata risposta alle precedenti terapie e peggioramento clinico necessario ricorso all’intervento neurochirurgico tradizionale.
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