Sintomi e cause della MRGE: guida completa al reflusso gastroesofageo
La Malattia da Reflusso Gastroesofageo (MRGE) è una patologia cronica che colpisce una parte significativa della popolazione mondiale, con una prevalenza stimata tra il 10% e il 20% degli adulti in diverse regioni, inclusa l'Europa e l'America del Nord. In Italia, si stima che circa il 15% degli adulti soffra di MRGE, rendendola una delle condizioni gastrointestinali più comuni
Cause della MRGE: il ruolo del SEI
La causa principale della MRGE è un malfunzionamento dello sfintere esofageo inferiore (SEI), una valvola muscolare situata tra l'esofago e lo stomaco. In condizioni normali, il SEI si apre per permettere al cibo di passare nello stomaco e si richiude per impedire la risalita del contenuto gastrico. Nei pazienti con MRGE, il SEI può essere indebolito, rilassato in modo anomalo o non riuscire a chiudersi completamente, permettendo agli acidi gastrici di risalire nell'esofago.
Fattori di rischio e aumento della prevalenza
La MRGE è più comune negli individui di età superiore ai 40 anni, con una maggiore incidenza nei soggetti con obesità, nelle donne in gravidanza e in coloro che seguono diete ricche di grassi. Studi epidemiologici indicano che la prevalenza dei sintomi di reflusso, come la pirosi e il rigurgito acido, è in aumento, probabilmente a causa di stili di vita moderni caratterizzati da cattive abitudini alimentari e aumento dell'obesità.
Sintomi e impatto sulla qualità della vita
I sintomi tipici della MRGE includono:
- Bruciore di stomaco (pirosi): si verifica in circa il 60-70% dei pazienti.
- Rigurgito acido: presente in circa il 50%.
- Dolore toracico: può essere confuso con sintomi cardiaci in circa il 30% dei casi.
Altri sintomi meno comuni, ma comunque rilevanti, comprendono:
- Tosse cronica: presente nel 20% dei pazienti.
- Raucedine: riportata nel 15%.
- Difficoltà nella deglutizione: si manifesta nel 10% dei pazienti.
La MRGE può significativamente compromettere la qualità della vita, causando disturbi del sonno, limitazioni nelle attività quotidiane e impatti psicologici come ansia e depressione. Se non trattata adeguatamente, la MRGE può portare a complicazioni come esofagite, ulcere esofagee e persino esofago di Barrett, una condizione precancerosa.
Trattamento medico: successi e sfide
Il trattamento farmacologico rappresenta la prima linea di intervento per la MRGE, con gli inibitori della pompa protonica (IPP) utilizzati da circa l'80% dei pazienti. Questi farmaci sono efficaci nel ridurre la produzione di acido gastrico e alleviare i sintomi in circa il 70-80% dei casi. Tuttavia, una percentuale significativa di pazienti (circa il 30%) non risponde adeguatamente alla terapia farmacologica o sperimenta recidive dei sintomi una volta interrotta la terapia. Inoltre, l'uso prolungato di farmaci antireflusso può essere associato a effetti collaterali, come carenze di nutrienti e aumentato rischio di infezioni gastrointestinali.
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