Sollievo dal dolore articolare senza chirurgia: le soluzioni mini-invasive per anca e ginocchio
Il dolore cronico a ginocchio e anca colpisce molte persone, rendendo difficoltose attività quotidiane essenziali come camminare, stare seduti a lungo o salire le scale. Per chi cerca una soluzione efficace, senza dover affrontare un intervento chirurgico invasivo, esistono opzioni mini-invasive che possono portare sollievo duraturo. Tra queste, le infiltrazioni di acido ialuronico e cortisonici, nonché la radiofrequenza pulsata, offrono trattamenti su misura per le esigenze di ciascun paziente. Parliamone con il Dott. Fabio Melchiorre, Radiologo a Milano.
Infiltrazioni di acido ialuronico e cortisonici: una soluzione rapida e sicura
Le infiltrazioni sono spesso la prima scelta per chi soffre di dolori articolari cronici. Si tratta di una procedura ambulatoriale, semplice e mirata, che offre sollievo per mesi grazie all'iniezione di una sostanza terapeutica direttamente nell’articolazione affetta.
L’acido ialuronico agisce come lubrificante, favorendo una maggiore mobilità, mentre il cortisone, noto per le sue proprietà antinfiammatorie, riduce rapidamente l’infiammazione. Entrambi vengono iniettati con una guida ecografica, garantendo precisione e minimizzando il rischio di complicazioni. Grazie a questa tecnologia, i pazienti possono tornare alle loro attività quotidiane senza dolore, solitamente lo stesso giorno.
Radiofrequenza pulsata: per i casi più complessi
Per i pazienti che necessitano di un approccio più mirato, la radiofrequenza pulsata rappresenta una soluzione innovativa. Questa tecnica utilizza una corrente a bassa intensità per bloccare temporaneamente la trasmissione del dolore. Sotto guida radiologica, una piccola sonda viene posizionata vicino al nervo, riducendo la sensazione di dolore senza danneggiare il tessuto nervoso.
Questa procedura è particolarmente indicata per chi ha già tentato altre terapie senza successo e cerca una soluzione duratura. È sicura, spesso eseguita in day surgery, con una durata di effetto che può variare dai 6 ai 12 mesi. Tuttavia, la radiofrequenza pulsata non è indicata per tutti: è sconsigliata, ad esempio, ai portatori di dispositivi cardiaci impiantabili come pacemaker o defibrillatori, e a chi ha problemi di coagulazione o infezioni locali.
Con queste opzioni mini-invasive, i pazienti possono godere di un ritorno alla normalità senza interventi invasivi, lunghi ricoveri o periodi di riabilitazione prolungati. Scegliere la soluzione giusta dipende dalle specifiche condizioni e necessità, e una consulenza personalizzata con un medico specialista può aiutare a decidere il percorso migliore.
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