Add-Back Therapy nel trattamento del dolore associato all'endometriosi
L'endometriosi è una patologia cronica caratterizzata dalla presenza di tessuto endometriale al di fuori della cavità uterina, causando infiammazione, dolore pelvico e infertilità. Sebbene esistano trattamenti farmacologici e chirurgici per gestire i sintomi, molte pazienti continuano a sperimentare dolore cronico. In questo contesto, le terapie aggiuntive, tra cui la “Add-back therapy”, stanno emergendo come opzioni importanti per migliorare la qualità della vita delle pazienti
Che cos'è la Add-Back Therapy?
La Add-back therapy consiste in una terapia combinata che utilizza un analogo dell'ormone di rilascio delle gonadotropine (GnRH) insieme a piccole dosi di estrogeni o progestinici. Questa combinazione mira a ridurre i sintomi dolorosi associati all’endometriosi senza causare effetti collaterali significativi come la perdita della densità ossea, un rischio frequente nelle terapie prolungate con GnRH.
Come funziona la Add-Back Therapy?
La terapia con GnRH riduce la produzione di estrogeni, limitando la crescita del tessuto endometriale ectopico e alleviando il dolore. Tuttavia, questo tipo di terapia può causare sintomi da deficit estrogenico, come vampate di calore, secchezza vaginale e osteoporosi. La somministrazione aggiuntiva di bassi livelli di estrogeni o progestinici (da cui il termine add-back) bilancia questi effetti senza interferire con l’efficacia del trattamento primario. In questo modo, le pazienti possono beneficiare di una riduzione del dolore senza sperimentare importanti effetti collaterali.
L'efficacia della Add-Back Therapy
Uno studio condotto con i colleghi del Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia dell'Università Tor Vergata di Roma, ha evidenziato che le pazienti trattate con la combinazione di GnRH e add-back therapy hanno mostrato una riduzione significativa del dolore pelvico e della dismenorrea rispetto a coloro che hanno ricevuto solo GnRH o contraccettivi orali. Inoltre, i questionari sulla qualità della vita (SF-36) hanno riportato un miglioramento nei sintomi psicologici e fisici tra le pazienti trattate con la add-back therapy, indicando un impatto positivo anche sulla sfera emotiva e sulla vita quotidiana delle pazienti.
Riduzione degli effetti collaterali
La add-back therapy risulta vantaggiosa anche per il profilo di sicurezza. Rispetto alla sola terapia con GnRH, questa combinazione riduce la perdita di densità minerale ossea, un problema comune nei trattamenti a lungo termine per l’endometriosi. Inoltre, l’aggiunta di estrogeni o progestinici riduce i sintomi della menopausa indotta, come le vampate di calore e i cambiamenti di umore, consentendo alle pazienti di proseguire la terapia con maggiore comfort e per periodi prolungati.
Terapie aggiuntive: non solo ormoni
Oltre alla add-back therapy, altre terapie aggiuntive possono supportare le pazienti con endometriosi nella gestione del dolore. Tra queste:
- Fisioterapia pelvica: interventi mirati al rilassamento muscolare e al miglioramento della postura possono alleviare la tensione pelvica e ridurre il dolore.
- Terapie complementari: l'agopuntura e la meditazione mindfulness stanno guadagnando popolarità come interventi complementari che aiutano a gestire lo stress e a migliorare il benessere generale.
- Consulenza psicologica: l’approccio psicologico può essere molto utile per aiutare le pazienti a convivere con una patologia cronica come l’endometriosi e a ridurre l'impatto del dolore sulla qualità della vita.
Prospettive future
L'interesse per le terapie aggiuntive nel trattamento dell'endometriosi è in continua crescita. Studi futuri potranno esplorare ulteriormente il potenziale della add-back therapy e di altre terapie combinate per migliorare la gestione del dolore cronico. In Italia, una maggiore consapevolezza su queste opzioni terapeutiche potrebbe rappresentare un passo avanti nella cura delle pazienti che convivono con questa malattia debilitante.
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Verso un approccio integrato per migliorare la qualità della vita
La add-back therapy rappresenta un'opzione terapeutica promettente per le pazienti affette da endometriosi che soffrono di dolore cronico. Grazie alla sua capacità di bilanciare efficacemente il controllo dei sintomi e la riduzione degli effetti collaterali, può contribuire a migliorare la qualità della vita delle pazienti. Affiancare questa terapia ad altri interventi complementari può offrire un approccio integrato e personalizzato, rispondendo alle esigenze individuali delle pazienti.