Acufene pulsante: come trattarlo in ambito endovascolare
L'acufene (o tinnito) pulsante è un disturbo uditivo in cui la persona percepisce un suono intermittente, simile a un battito cardiaco, nell'orecchio. Questa condizione può essere molto fastidiosa e influire negativamente sulla qualità della vita delle persone che ne soffrono. Ne abbiamo parlato con il Professor Emilo Lozupone
Differenza tra l'acufene non pulsatile e l'acufene pulsante
A differenza del tinnito (o acufene) non pulsatile, che è costante e persistente, il tinnito pulsante è spesso sincronizzato con il battito del cuore.
Ci sono diversi motivi che lo possono provocare e si dividono tra:
- cause vascolari
- cause non vascolari
Le cause vascolari, a loro volta, possono essere ulteriormente suddivise in cause arteriose e venose. Molte volte, questa differenza può essere identificata attraverso la storia clinica e l'esame fisico, ma l'imaging radiologico svolge anche un ruolo fondamentale.
Le cause vascolari: arteriose e venose
Le cause vascolari arteriose più comuni sono:
- Ipertensione non controllata.
- flusso turbolento attraverso le arterie
- malattia aterosclerotica delle carotidi
- fistole arterovenose durali
- variazione naturale nella posizione dell'arteria basilare
- paragangliomi, noti anche come tumori del glomo, del forame giugulare e dell'orecchio medio o del corpo carotideo
Le cause venose, invece, sono:
- Ipertensione intracranica idiopatica (IIH), anche nota come pseudotumor cerebri
- stenosi dei seni venosi durali
Trattamento dell'acufene: opzioni
Alcune delle condizioni patologiche che causano l’acufene possono essere trattate attraverso tecniche mini-invasive. In particolare, le stenosi ateromasiche, le fistole arterovenose durali, le stenosi dei seni venosi durali (che possono causare tinnito pulsante anche nell'ipertensione endocranica benigna) e le varianti anatomiche dei seni venosi durali possono essere trattate attraverso procedure mini-invasive di neuroradiologia interventistica.
Il trattamento endovascolare prevede l'inserimento di piccoli microcateteri attraverso l’arteria femorale, che vengono guidati nelle arterie e nelle vene cerebrali responsabili dei sintomi. A seconda della causa vascolare, questi microcateteri saranno utilizzati per veicolare agenti embolizzanti o dispositivi (come gli stent vascolari) per trattare la patologia.
Il trattamento endovascolare: quando si può utilizzare
È fondamentale sottoporsi a una valutazione medica completa prima di decidere se il trattamento endovascolare sia adatto al proprio caso. Il medico valuterà la gravità del disturbo, raccoglierà la storia clinica e potrebbe richiedere esami di imaging come la tomografia computerizzata o l'angiografia per identificare l'area del cervello coinvolta.