Tipi di protesi nella chirurgia valvolare cardiaca
La chirurgia valvolare cardiaca è un intervento cruciale per ripristinare la funzionalità del cuore nei pazienti affetti da patologie valvolari. Una delle decisioni più importanti da prendere è la scelta della protesi valvolare, che può essere biologica o meccanica. Ogni tipo di protesi ha caratteristiche costruttive, vantaggi e svantaggi che devono essere attentamente valutati per personalizzare il trattamento in base alle esigenze del paziente.
Protesi biologiche
Le protesi biologiche sono realizzate utilizzando tessuti di origine animale, solitamente di origine bovina o porcina, trattate per garantire la biocompatibilità e la durata.
- Costruzione: il tessuto animale è montato su un supporto in metallo o polimero, creando una valvola che si integra facilmente con il tessuto cardiaco del paziente.
- Durata: la vita media di una protesi biologica varia tra i 10 e i 15 anni, oltre i quali è necessario un reintervento.
Vantaggi delle protesi biologiche
- Assenza di anticoagulazione permanente: non è necessaria una terapia anticoagulante a lungo termine, riducendo il rischio di complicanze emorragiche.
- Adattabilità: indicate per pazienti con difficoltà a gestire una terapia anticoagulante o per donne in età fertile con desiderio di gravidanza.
Svantaggi delle protesi biologiche
- Durata Limitata: rispetto alle protesi meccaniche, la durata delle protesi biologiche è di 10-15 anni e dopo questo termine devono essere sostituite.
- Reintervento: il reintervento può avvenire tramite una re-sternotomia o con un approccio meno invasivo chiamato TAVI (impianto transcatetere di valvola aortica), che prevede l’inserimento di una nuova valvola dentro la precedente (valve in valve) tramite un catetere che da un’arteria nell’inguine sale fino al cuore.
Protesi meccaniche
Le protesi meccaniche sono costituite da materiali sintetici come il carbonio pirolitico e sono progettate per durare tutta la vita del paziente.
- Costruzione: comprendono un meccanismo a due emidischi mobili, che garantisce un flusso sanguigno ottimale.
- Durata: virtualmente illimitata, richiedono manutenzione solo in termini di monitoraggio della terapia anticoagulante.
Vantaggi delle protesi meccaniche
- Durata illimitata: non necessitano di sostituzioni periodiche, rendendole ideali per pazienti più giovani.
- Elevata affidabilità: garantiscono prestazioni stabili nel tempo.
Svantaggi delle protesi meccaniche
- Anticoagulazione permanente: i pazienti devono assumere farmaci anticoagulanti come il Coumadin per tutta la vita.
- Controllo frequente dell’INR: richiede prelievi ematici ogni 2-3 settimane per monitorare il livello di coagulazione, con un rischio sia di complicanze emorragiche in caso di traumi o malattie che possono causare il sanguinamento (es. ulcere gastriche, emorragie cerebrali) o di complicanze trombo-emboliche (blocco della protesi meccanica o embolia cerebrale) se il livello di anticoagulazione è troppo basso e il sangue è troppo poco fluido.
Linee guida e considerazioni cliniche
Le linee guida internazionali consigliano generalmente:
- Protesi meccaniche: per pazienti fino a 65 anni, data la loro durata illimitata.
- Protesi biologiche: per pazienti oltre i 65 anni, o in particolari situazioni cliniche, come:
- Difficoltà di accesso a laboratori di analisi (viaggi molto frequenti o abitazione in aree remote)
- Scarsa compliance del paziente (es. pazienti psichiatrici).
- Donne in età fertile con desiderio di maternità.
- Rischio elevato di traumi legati all’attività lavorativa o sportiva agonistica.
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Conclusioni
La scelta tra protesi biologiche e meccaniche deve essere personalizzata e basata su età, stile di vita e condizioni cliniche del paziente. Una consulenza cardiochirurgica aiuta a identificare la soluzione migliore per garantire una qualità della vita ottimale e ridurre al minimo i rischi post-operatori.