Scoliosi: un approccio scientifico a un problema comune e invalidante
La scoliosi è una deformità, acquisita o su base congenita, che coinvolge la colonna vertebrale. Specialmente nelle forme che coinvolgono la popolazione adulta questa deformità può essere meno evidente da un punto di vista estetico, benché possa essere marcato il sintomo chiave: il dolore alla schiena. Prima di parlare di trattamento è però necessario capire meglio cosa sia la scoliosi e quali abitudini di vita o fattori di rischio possano influenzarne il comportamento
Cos'è la scoliosi e come riconoscerla?
Nei pazienti giovani, solitamente adolescenti, la scoliosi viene notata per la deformità da essa determinata e facilmente riconosciuta sia dai pazienti che dai loro familiari. Contrariamente a quanto accade nell’adulto, il giovane con scoliosi anche severe può, almeno inizialmente, avere poco dolore alla schiena o non averne affatto. Perciò, non è il grado di dolore a dover guidare la scelta di un consulto specialistico. Infatti, nel giovane il trattamento precoce della scoliosi, eventualmente con tecniche conservative quali fisioterapia e corsetti, può prevenire o ritardare la necessità di chirurgie invasive.
Nel paziente adulto, invece, la situazione è spesso simmetricamente opposta. Infatti, il paziente può avere dolore lombare o dorso-lombare per diversi mesi o anni, progressivamente peggiorativo, prima che venga notata una franca deformità, che spesso non è affatto riferita.
Quindi, la deformità nel giovane ed il dolore nell’adulto sono i principali motivi per riferirsi ad un chirurgo vertebrale nel percorso di inquadramento della scoliosi.
Diagnosi precoce: l'importanza di una valutazione accurata
La scoliosi è certamente un processo degenerativo, sia nel giovane che nell’adulto. La diagnosi precoce permette in alcuni casi di evitare la chirurgia, in altri di ritardarla, e in altri ancora di realizzare una chirurgia meno invasive. Diagnosticare precocemente una scoliosi può essere un fattore determinante nel ridurre i rischi e migliorare i risultati del trattamento.
Trattamenti non chirurgici: fisioterapia e corsetti ortopedici
Per molti pazienti con scoliosi, i trattamenti non chirurgici rappresentano una soluzione efficace per fermare la progressione della deformità e migliorare la qualità della vita.
Fisioterapia: un approccio fondamentale per la correzione posturale
Il trattamento fisioterapico si prefigge, nei casi inizialmente intesi come non chirurgici, due scopi fondamentali: ridurre il grado di dolore e tonificare la muscolatura del rachide. Gran parte del dolore lombare nelle scoliosi è mediato dalla contrattura muscolare sostenuta dal circolo vizioso dolore-contrattura-aggravamento del dolore. Spezzare questo meccanismo migliora la qualità di vita del paziente e favorisce le ulteriori terapie. Tonificare la muscolatura del rachide permette di aiutare gli antagonisti naturali della scoliosi, ossia i muscoli della schiena. Avere un buon tono muscolare è un elemento fondamentale per migliorare il grado funzionale del paziente e ridurre il dolore al rachide.
Corsetti ortopedici: supporto e prevenzione dell'aggravamento
I corsetti ortopedici o busti sono solitamente utilizzati nella scoliosi adolescenziale con particolari requisiti radiologici ed anagrafici dei pazienti. Controverso ne è invece l’utilizzo nella scoliosi dell’adulto dove l’immobilizzazione della muscolatura dovuta al corsetto contrasta quanto sopra detto, ossia la tonificazione della muscolatura del rachide come cura del mal di schiena.
Chirurgia: quando è necessaria la correzione strutturale
Benché esistano criteri radiologici chiari sul quando proporre una chirurgia per scoliosi sia al giovane che all’adulto, questi sono normalmente adottati nel trattamento della scoliosi adolescenziale. Nella scoliosi degenerativa dell’adulto l’indicazione chiave alla chirurgia, nella maggior parte dei casi, è il dolore resistente alle terapie conservative. Infatti, è il paziente che si rivolge al chirurgo per essere operato siccome il dolore alla schiena risulta invalidante per la propria qualità di vita, nonostante i diversi tentativi medici e fisioterapici.
Nella società moderna, la chirurgia deve avere il ruolo di migliorare la qualità di vita dei pazienti, e la chirurgia della scoliosi sposa in pieno questo concetto moderno. Le tecniche minimamente invasive, come l'uso di viti peduncolari e barre dinamiche, sono sempre più comuni. Questi interventi riducono il trauma sui tessuti circostanti, accelerando il recupero e diminuendo il rischio di complicazioni. I pazienti possono tornare a una vita normale più rapidamente, con meno dolore post-operatorio.
Chirurgia mininvasiva e meno invasiva
Ad oggi sono disponibili molteplici tecniche mininvasiva per il trattamento chirurgico delle scoliosi. Il chirurgo esperto deve possedere le conoscenze teoriche e pratiche per proporre il trattamento meno invasivo a parità di risultati. Non tutti i casi sono candidabili a chirurgie percutanee o mininvasive, ma anche in questi pazienti ridurre l’invasività al minimo è mandatorio.
Approcci mirati al disco e la colonna anteriore risparmiando i muscoli sani
Diverse tecniche chirurgiche permettono di operare direttamente sui dischi intervertebrali malati, ripristinandone l’altezza, correggendo la rotazione vertebrale patologica, e ripristinando le normali curvature della colonna. Questi approcci mininvasivi alla colonna anteriore, sia lombare che toracica, permettono di risparmiare qualunque violazione chirurgica della muscolatura posteriore della colonna che, come anticipato, è in realtà una nostra alleata nel contrastare la deformità.
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Un approccio personalizzato per ogni paziente
Ogni scoliosi è diversa dall’altra ed il chirurgo vertebrale deve costruire il ragionamento clinico e terapeutico sugli elementi distintivi di ciascun paziente, la sua sintomatologia, ed il quadro radiologico. Il trattamento della scoliosi consiste spesso in un percorso da condividere tra medico e paziente, e la chirurgia, quando non proposta dall’inizio, può diventare uno step necessario a migliorare in maniera significativa e definitiva la qualità della vita dei pazienti.
La scelta della chirurgia personalizzata riduce i rischi per il paziente, massimizza il risultato, e permette un rapido ritorno alla vita quotidiana, con l’obiettivo di stare meglio e poter svolgere sia attività lavorative che ludiche, senza dolore.