Trattamento endoscopico dell'acalasia: la rivoluzione del metodo POEM
L’acalasia è una patologia rara dell’esofago, caratterizzata da una difficoltà a deglutire causata dall’incapacità dello sfintere esofageo inferiore di rilassarsi correttamente. I sintomi principali includono disfagia, rigurgito, perdita di peso e dolore toracico, che possono seriamente compromettere la qualità di vita del paziente. Negli ultimi anni, un approccio innovativo, chiamato POEM (Peroral Endoscopic Myotomy), ha guadagnato popolarità grazie alla sua efficacia e alla natura minimamente invasiva
Cos'è il POEM e come funziona?
Il POEM è una procedura endoscopica che mira a trattare l’acalasia attraverso una miotomia dello sfintere esofageo inferiore. L’intervento viene effettuato utilizzando un endoscopio flessibile, che consente al medico di accedere all’esofago e praticare una miotomia dello strato muscolare circolare interno.
Durante il POEM, l'endoscopista effettua un'incisione nella mucosa dell'esofago per creare un tunnel sottomucoso, raggiungendo lo strato muscolare. Successivamente, viene effettuata una sezione controllata della muscolatura che impedisce al paziente di deglutire correttamente. Questa tecnica consente di rilassare efficacemente lo sfintere esofageo inferiore, migliorando così il passaggio del cibo dall'esofago allo stomaco.
Vantaggi del metodo POEM
Il POEM si distingue dagli altri approcci, come la miotomia di Heller e la dilatazione pneumatica, per una serie di vantaggi che lo rendono una scelta sempre più preferita sia dai pazienti che dai medici. Ecco i principali benefici di questa tecnica:
- Minima invasività: poiché si tratta di una procedura endoscopica, non richiede incisioni esterne, riducendo i tempi di recupero e il rischio di infezioni post-operatorie.
- Maggiore precisione: la visione endoscopica consente di ottenere un controllo preciso sulla lunghezza e la profondità della miotomia.
- Recupero rapido: la maggior parte dei pazienti può riprendere l’alimentazione liquida già nelle prime 24 ore e tornare a una dieta normale in pochi giorni.
- Adattabilità: il POEM può essere applicato in una vasta gamma di casi, inclusi i pazienti con acalasia recidivante dopo altri trattamenti.
Per quali pazienti è indicato il POEM?
Il trattamento POEM è particolarmente indicato per i pazienti che presentano sintomi di acalasia di tipo I e II, secondo la classificazione di Chicago. È inoltre una valida alternativa per i pazienti che hanno già subito un intervento chirurgico e presentano una recidiva. Tuttavia, è fondamentale che ogni caso venga attentamente valutato da un gastroenterologo esperto, al fine di determinare se il POEM sia la scelta terapeutica più adatta.
Rischi e complicanze del POEM
Come ogni procedura medica, il POEM non è privo di rischi. Le principali complicanze possono includere:
- Pneumomediastino: un accumulo di aria nel mediastino, gestito generalmente con terapie conservative.
- Reflusso gastroesofageo: La sezione dei muscoli dello sfintere può portare ad un aumento dei sintomi di reflusso, che spesso vengono trattati con farmaci antiacidi.
In ogni caso, le complicanze gravi sono rare, e la procedura è generalmente considerata sicura.
Preparazione e recupero post-operatorio
Prima di sottoporsi al trattamento, il paziente deve seguire una preparazione che prevede il digiuno e, in alcuni casi, l’assunzione di antibiotici per prevenire infezioni. Dopo l’intervento, il paziente viene generalmente monitorato per un breve periodo e può riprendere l’alimentazione liquida il giorno successivo. Nei giorni successivi, si passa gradualmente a una dieta morbida, e la maggior parte dei pazienti riesce a riprendere una dieta normale in due settimane.
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Il POEM come nuovo standard nel trattamento dell’acalasia
Il trattamento endoscopico dell’acalasia mediante POEM rappresenta una vera rivoluzione nella gestione di questa complessa patologia esofagea. La sua efficacia, combinata con la minima invasività e la possibilità di un rapido recupero, lo rendono un’opzione valida e sempre più diffusa in Italia.
Tuttavia, è essenziale che i pazienti si affidino a specialisti esperti per una corretta valutazione e gestione della procedura, garantendo così i migliori risultati possibili.