Trattamento mirato con terapie biologiche: come funziona?
In alcuni casi, per il trattamento di problematiche artrosiche non gravi all'anca e al ginocchio, possono essere impiegate strategie che mirano a ridurre i sintomi e rallentare la progressione dell'artrosi, evitando o ritardando l'intervento chirurgico protesico.
Acido ialuronico
Le infiltrazioni di acido ialuronico, una tecnica nota come viscosupplementazione, sono utilizzate da tempo per lubrificare le articolazioni, alleviare i sintomi e ridurre l’infiammazione in caso di artrosi lieve o moderata.
Per quanto riguarda l'anca, l'uso dell'ecografo permette di eseguire infiltrazioni ecoguidate, raggiungendo con grande precisione lo spazio intrarticolare.
PRP (plasma ricco di piastrine)
L'utilizzo di derivati piastrinici come il PRP è una pratica più recente. Il PRP viene ottenuto dalla processazione di una piccola quantità di sangue prelevato dal paziente stesso.
Il concentrato piastrinico, ricco di fattori di crescita, viene iniettato direttamente nell'articolazione, dove svolge la sua attività biologica di contrasto al processo artrosico.
Cellule staminali da tessuto adiposo
Una delle più avanzate tecniche nel trattamento conservativo delle patologie artrosiche è l'uso di cellule staminali autologhe ottenute dal tessuto adiposo.
Attraverso una piccola liposuzione, una quantità di tessuto adiposo viene prelevata dal paziente stesso e sottoposta a una specifica processazione.
Le cellule mesenchimali ottenute vengono iniettate direttamente nell'articolazione artrosica, dove favoriscono la riparazione dei tessuti danneggiati, ripristinando una corretta omeostasi e risolvendo la sintomatologia algica.