Trattare i disturbi del ritmo cardiaco con l’ablazione transacateterale
L'ablazione transcatetere è una procedura di elettrofisiologia interventistica finalizzata a eliminare le cellule cardiache responsabili di disturbi del ritmo. Questo articolo esplora il processo, l'efficacia e i rischi associati a questa tecnica avanzata, fornendo una panoramica completa sulle sue applicazioni e benefici
Cos'è l'ablazione transcatetere?
L'ablazione transcatetere è un intervento mirato a trattare disturbi del ritmo cardiaco attraverso l'eliminazione delle cellule cardiache che li generano. Spesso associata a uno studio elettrofisiologico, la procedura coinvolge l'introduzione di elettrocateteri attraverso l'inguine fino al cuore, sotto la guida di raggi X e/o sistemi di mappaggio elettroanatomico. Dopo una diagnosi precisa ottenuta attraverso lo studio e il mappaggio, viene eseguita l'ablazione. Un catetere speciale, in grado di erogare energia, viene posizionato nella sede di origine dell'aritmia. L'erogazione dell'energia distrugge il tessuto sottostante, eliminando permanentemente l'aritmia.
Le forme di energia impiegate durante l'ablazione sono diverse e includono la radiofrequenza (calore), la crioenergia (freddo), ultrasuoni, laser e energia elettrica pulsata (elettroporazione). Ciascuna di queste opzioni è selezionata in base alle caratteristiche specifiche dell'aritmia e alle esigenze del paziente.
Efficacia
L'efficacia dell'ablazione varia in base al tipo di aritmia trattata. Nelle tachicardie parossistiche sopraventricolari, l'ablazione transcatetere supera il 95% di successo, mentre nella fibrillazione atriale parossistica raggiunge un tasso di efficacia dell'80%. Questi risultati dimostrano un notevole miglioramento rispetto alle opzioni terapeutiche farmacologiche, sottolineando l'importanza e l'efficacia della procedura.
Possibili complicanze
Sebbene la procedura sia generalmente considerata a basso rischio, è possibile che si verifichino complicazioni. Queste possono includere sanguinamenti o rigonfiamenti nei punti di inserzione dei cateteri, risolvibili nella maggior parte dei casi, o tamponamento cardiaco, che richiede l'aspirazione del liquido e, in casi estremi, l'intervento chirurgico o transcatetere. Altre complicazioni potrebbero essere legate a fenomeni tromboembolici. Tuttavia, è importante sottolineare che i centri con elevata esperienza riducono al minimo queste complicazioni, garantendo un ambiente protetto e gestendo efficacemente eventuali problemi che potrebbero insorgere.
Durata della procedura e recupero post-ablazione
L'ablazione transcatetere può essere eseguita con il paziente sveglio e solo con anestesia locale all'inguine nei casi più semplici, mentre in procedure più lunghe e complesse può essere somministrata la sedazione. La procedura generalmente richiede un breve ricovero ospedaliero, comprensivo della notte precedente e successiva. Le ablazioni più semplici possono addirittura essere eseguite in regime di day hospital.