Tumori cerebrali: sintomi, diagnosi e opzioni terapeutiche

I tumori cerebrali sono una patologia complessa che può colpire persone di tutte le età. Sebbene rappresentino una condizione rara rispetto ad altri tipi di tumori, per la loro posizione nel sistema nervoso centrale hanno un notevole impatto sulla vita quotidiana. Una diagnosi accurata e un trattamento appropriato sono quindi fondamentali. In questo articolo esploreremo i principali sintomi, le modalità di diagnosi e le opzioni terapeutiche attualmente disponibili insieme al Dott. Quintino Giorgio D'Alessandris, specialista in Neurochirurgia a Roma.

Quali sono i sintomi dei tumori cerebrali?

I sintomi di un tumore cerebrale variano in base alla sua posizione, dimensione, velocità e modalità di crescita. Alcuni segnali comuni includono:

• Cefalea persistente, spesso più intensa al mattino.
• Nausea e vomito, non correlati a problemi gastrointestinali.
• Disturbi neurologici, come debolezza muscolare, difficoltà a parlare o problemi di vista.
• Alterazioni del comportamento o della memoria, come confusione, apatia o difficoltà di concentrazione.
• Crisi epilettiche, che possono essere il primo segno di un tumore cerebrale, anche in pazienti senza una storia precedente di epilessia.

Riconoscere questi sintomi precocemente può aiutare a indirizzare il paziente verso esami diagnostici specifici.

Come si diagnostica un tumore cerebrale?

La diagnosi dei tumori cerebrali richiede un approccio multidisciplinare che combina anamnesi, esame obiettivo e indagini strumentali.

Lo strumento principale per la diagnosi di tumore cerebrale è la risonanza magnetica (RM) eseguita con mezzo di contrasto. Questo esame consente di individuare la presenza e le caratteristiche di un tumore cerebrale; in particolare, consente di identificare le parti del cervello che sono state colpite e ipotizzare la possibile natura del tumore. La risonanza va eseguita su apparecchi moderni, in grado di generare un alto campo magnetico.

Altri esami possono essere utili in casi particolari. Ad esempio, la Tomografia computerizzata (TC) è utile in casi di emergenza, come traumi o crisi improvvise, o per particolari tipi di tumori. Anche la Tomografia a emissione di positroni (PET) può trovare indicazione in casi particolari.

Quali sono le opzioni terapeutiche?

Il trattamento dei tumori cerebrali dipende da molteplici fattori, tra cui tipo, dimensione, posizione e stato di salute generale del paziente. Le principali opzioni terapeutiche includono:

• Chirurgia: rappresenta spesso il primo passo nel trattamento, mirato a rimuovere il tumore o ridurne la massa. In sala operatoria si utilizzano ormai routinariamente tecnologie avanzate e integrate, come la fluorescenza, che permette di “vedere meglio” il tumore, l’ecografia o sistemi di guida computerizzata (“neuronavigatori”), particolarmente utili nei casi in cui il tumore sia in una posizione critica.
• Radioterapia: viene utilizzata per distruggere le cellule tumorali residue dopo l’intervento o come trattamento principale nei tumori non operabili.
• Chemioterapia: somministrata per via orale o endovenosa, è indicata per determinati tipi di tumori cerebrali, come i glioblastomi.
• Terapie mirate: negli ultimi anni, i progressi della ricerca hanno portato allo sviluppo di farmaci che agiscono su specifiche mutazioni genetiche dei tumori.

Conclusione

La diagnosi e il trattamento dei tumori cerebrali richiedono un approccio personalizzato e multidisciplinare. Se si sospetta la presenza di questa patologia, è fondamentale rivolgersi tempestivamente a uno specialista in neurochirurgia. Una gestione precoce e mirata può migliorare significativamente la qualità di vita del paziente e, in alcuni casi, aumentare le possibilità di guarigione.

A quale specialista rivolgersi?

Per la diagnosi e il trattamento dei tumori cerebrali, è consigliabile consultare un Neurochirurgo con esperienza specifica in patologie del sistema nervoso centrale. Uno specialista qualificato saprà guidare il paziente lungo il percorso diagnostico-terapeutico più appropriato.

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