Urologia funzionale: di che cosa si tratta?
L’urologia funzionale è una branca dell’urologia che si occupa dello studio, della diagnosi e del trattamento delle disfunzioni del sistema urinario e degli organi correlati. Questo settore si concentra in particolare sulle alterazioni del funzionamento della vescica, dell’uretra e dei muscoli pelvici, includendo condizioni come incontinenza urinaria, ritenzione urinaria, disturbi della minzione e problematiche legate al pavimento pelvico. Approfondiamo l’argomento con la Dott.ssa Stefania Chierchia, Urologo a Torino.
Cosa studia l’urologia funzionale?
L’urologia funzionale si concentra sui seguenti aspetti:
- Funzione della vescica: analizza la capacità di svuotamento e immagazzinamento della vescica, cercando eventuali anomalie come iperattività o ipotonicità.
- Controllo urinario: studia l’integrità dei meccanismi di controllo della continenza urinaria.
- Interazione tra vescica e sistema nervoso: valuta il ruolo delle disfunzioni neurologiche, come nel caso della vescica neurologica.
- Salute del pavimento pelvico: analizza i muscoli e i nervi pelvici, spesso coinvolti in disturbi funzionali.
Quali sono le patologie principali?
Tra le condizioni più comuni trattate in urologia funzionale si trovano:
- Incontinenza urinaria: perdita involontaria di urina, che può essere causata da debolezza dei muscoli del pavimento pelvico o da un’iperattività della vescica.
- Ritenzione urinaria: incapacità di svuotare completamente la vescica, spesso associata a problemi neurologici o ostruzioni meccaniche.
- Vescica iperattiva: caratterizzata da urgenza minzionale, aumento della frequenza e, talvolta, incontinenza.
- Cistiti interstiziali: infiammazioni croniche della parete vescicale, che causano dolore pelvico e bisogno frequente di urinare.
- Disfunzioni del pavimento pelvico: problematiche che possono comportare incontinenza o difficoltà di svuotamento urinario.
Come avviene la diagnosi?
La diagnosi in urologia funzionale prevede un approccio integrato che include:
- Anamnesi completa: raccolta dettagliata dei sintomi e della storia medica del paziente.
- Esame obiettivo: valutazione fisica del pavimento pelvico e della regione perineale.
- Esami urodinamici: test per misurare le funzioni della vescica e dell’uretra, come la cistometria e il flusso urinario.
- Ecografia vescicale: per esaminare eventuali anomalie anatomiche.
- Cistoscopia: endoscopia della vescica per escludere patologie strutturali o infiammatorie.
Quali sono i trattamenti più comuni?
I trattamenti variano in base alla patologia e alla sua gravità. Tra le principali opzioni terapeutiche vi sono:
- Terapia comportamentale: tecniche di riabilitazione del pavimento pelvico e modifiche dello stile di vita.
- Farmaci: anticolinergici, beta-agonisti o farmaci per rilassare la muscolatura vescicale.
- Fisioterapia del pavimento pelvico: per rafforzare i muscoli coinvolti nella continenza.
- Chirurgia: interventi come lo sling uretrale o la neuromodulazione sacrale nei casi più gravi.
Conclusioni
L’urologia funzionale rappresenta un’area fondamentale per il miglioramento della qualità di vita di pazienti affetti da disfunzioni urinarie. Grazie a una diagnosi accurata e a trattamenti personalizzati, è possibile gestire con successo molte di queste condizioni, restituendo al paziente il controllo della propria salute.