Vaccino anti-Covid19 e reazioni avverse: si tratta di una vera sfida!
A causa di una reazione anomala causata dalla vaccinazione anti-Covid19 su uno dei partecipanti al test, il gruppo farmaceutico AstraZeneca, in associazione con l’Università di Oxford, ha sospeso momentaneamente la III fase di sperimentazione del vaccino, uno di quelli maggiormente sottoposto ad osservazione della storia
Il test, effettuato su un gruppo di 50.000 persone, avrebbe causato in uno dei volontari una grave potenziale reazione avversa: la comparsa di una patologia rara, una lesione a livello del midollo spinale e del sistema nervoso, conosciuta con il nome di mielite trasversa.
La sospensione momentanea e cautelare della sperimentazione rappresenta ovviamente un elemento di sicurezza, prudenza e di rigorosità, come in genere accade davanti a qualsiasi test di nuovi farmaci o di vaccini, nonostante l’emergenza pandemica a cui stiamo assistendo e la corsa irrefrenabile alla ricerca di una formula magica contro il Covid-19.
Le interruzioni delle sperimentazioni sono del tutto normali durante la sperimentazione di un vaccino, il cui processo di ottenimento deve attenersi a tutte le regole.
Attualmente, il caso è stato sottoposto ad attenta analisi e monitoraggio, trattandosi di un’ipotesi e non di una diagnosi certa. È necessario verificare che effettivamente questa reazione possa essere stata scatenata dalla vaccinazione.
Che cos’è la mielite trasversa?
Si tratta di una patologia rara, un’infiammazione al sistema nervoso centrale che potrebbe portare a gravi conseguenze debilitanti come le paresi e le disfunzioni autonomiche, sensoriali e motorie.
Questa sindrome infiammatoria, spesso causata da infezioni virali, causa un danno al midollo spinale (mielopatia) e colpisce principalmente i soggetti di età compresa tra i 10 e i 19 anni e tra i 30 e i 39 anni.
La mielite trasversa si estende trasversalmente (termine da cui ne deriva il nome) e si limita al alcuni segmenti del midollo spinale manifestandosi a livello del torace.
Cosa si prevede?
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha recentemente comunicato alla popolazione mondiale che, purtroppo, il vaccino anti Coronavirus non potrà essere disponibile prima del 2022. Per questo motivo, al momento, è necessario che sussista molta disciplina tra le persone e che sarà ancora necessario molto tempo prima di raggiungere un’alta percentuale di immunità di gregge che possa limitare significativamente o interrompere la trasmissione del Covid19.
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