Valvulopatia aortica: di che cosa si tratta?
La valvulopatia aortica è un difetto dell’apertura della valvola aortica che richiede un intervento urgente da parte del Cardiochirurgo. Approfondiamo di che cosa si tratta questa patologia, come si manifesta e come si diagnostica grazie all’intervento del Dott. Vasileios Tsiopoulos, specialista in Cardiochirurgia
Che cosa si intende per valvulopatia aortica?
Per valvulopatia aortica si intende un malfunzionamento della valvola aortica, in cui quest’ultima non riesce a chiudersi (insufficienza) o aprirsi (stenosi) correttamente.
Si manifesta soprattutto nella popolazione adulta a partire dai 70 anni.
Questa patologia è causata dall’invecchiamento delle cuspidi della valvola, rendendola più spessa, rigida e calcificata.
La stenosi aortica può essere congenita oppure acquisita. I fattori di rischio sono:
- Arteriosclerosi
- Ipertensione
- Ipercolesterolemia
Invece, in caso di insufficienza aortica le cause possono essere:
- Endocardite
- Ipertensione
- Patologie autoimmuni
- Farmaci dimagranti
Quali sono i sintomi?
La sintomatologia più frequente include:
- Affaticamento
- Bruschi risvegli con difficoltà respiratorie
- Impossibilità nel dormire in posizione orizzontale
- Svenimenti
- Sincopi
- Perdita di coscienza
- Palpitazione
- Angina pectoris
Come si diagnostica e si cura la valvulopatia aortica?
In caso di sospetto, bisogna sottoporsi a una visita specialistica cardiologica.
Lo specialista realizzerà un’accurata anamnesi e prescriverà alcuni esami di approfondimento come l’Ecocolordoppler transtoracico e/o transesofageo.
Se si diagnostica la valvulopatia aortica, le terapie possono essere di tipo farmacologico oppure chirurgico.
Il trattamento farmacologico ha l’obiettivo di alleviare i sintomi; mentre l’intervento rappresenta una soluzione definitiva e per cui si utilizzano varie tecniche mininvasive percutanee.
Si può prevenire la valvulopatia aortica?
Quando la valvulopatia non è congenita, si verifica in pazienti di età avanzata, dovuta a forme reumatiche o degenerative, aggravate da fattori di rischio cardiovascolari, tra cui fumo, diabete, ipertensione e ipercolesterolemia.
Pertanto, la prevenzione è importante per questi casi e si consiglia sempre di condurre una vita sana, svolgendo attività fisica regolare e adottando una dieta povera di calcio e grassi saturi.