Valvulopatie: scopri di più!
Per valvulopatie si intende un insieme di anomalie che interessano le valvole del cuore compromettendone il funzionamento. Si dividono in due categorie: stenosi e insufficienza valvolare. Approfondiamo questo argomento nel seguente articolo
Quali sono le caratteristiche delle valvolopatie?
Nel cuore ci sono quattro valvole (aortica, mitralica, tricuspidale e polmonare) e tutte possono essere colpite da una valvulopatia.
Per stenosi si intende un restringimento del diametro della valvola, invece con insufficienza valvolare ci si riferisce a un’anomalia di chiusura della valvola cardiaca e si crea il cosiddetto “rigurgito”.
Generalmente, le valvulopatie si verificano nella parte sinistra e colpisce le valvole aortiche e quelle mitraliche.
I maggiori sintomi della stenosi valvolare includono:
Invece, l’insufficienza mitralica presenta sintomi come:
- Dispnea
- Palpitazioni
- Edema polmonare
Come si diagnosticano le valvulopatie?
La diagnosi di valvulopatie avviene attraverso la raccolta della storia clinica del paziente e alla visita cardiologica. Inoltre, lo specialista può richiedere al paziente di sottoporsi ad alcuni esami diagnostici come:
- Elettrocardiogramma: consente di capire l’attività elettrica del cuore, determinando alterazioni specifiche;
- Radiografia del Torace: serve per controllare se ci sono già segni di insufficienza cardiaca con congestione polmonare;
- Ecocardiogramma: si tratta dell’esame gold standard che consente la corretta diagnosi delle valvulopatie.
Quali trattamenti impiegare?
Non esistono trattamenti farmacologici per questa patologia, quindi sempre si dovrà ricorrere all’intervento chirurgico per la sostituzione della valvola con una protesi.
Le protesi disponibili sono di due tipi: biologiche (si ricavano dal pericardio di cadavere o animale) o meccaniche (fatte di carbonio).
Un paziente con protesi biologica non deve sottoporsi a un trattamento anticoagulante, mentre nel caso di protesi meccanica il paziente dovrà assumere a vita la terapia anticoagulante.
Che impatto ha sulla psicologia?
Generalmente, l’insufficienza mitralica viene associata a disturbi d’ansia. Infatti, alla base di questo fenomeno c’è uno stiramento dell’atrio che determina l’insorgenza della tachicardia sopraventricolare.
Altri sintomi comuni possono includere: palpitazioni, attacchi di panico e altri stati d’ansia.