Vertebroplastica: una soluzione minimamente invasiva per il trattamento delle fratture vertebrali
La vertebroplastica è una tecnica radiologica minimamente invasiva che viene utilizzata a seguito di fratture per stabilizzare la vertebra fratturata e ridurre il dolore, migliorando così la qualità della vita del paziente. La vertebroplastica si è diffusa negli ultimi anni come alternativa sicura e meno invasiva rispetto agli interventi chirurgici tradizionali. Vediamo in dettaglio come funziona e in quali casi è indicata insieme al Dott. Fabio Melchiorre, Radiologo a Milano.
Come si esegue la vertebroplastica?
Il paziente viene posizionato in decubito prono (a pancia in giù) e, sotto guida radiologica, il medico inserisce un ago sottile nella vertebra fratturata al fine di iniettare un cemento osseo biocompatibile (polimetilmetacrilato) che, solidificandosi rapidamente, permette di stabilizzare la frattura e di conseguenza alleviare il dolore.
L'intervento è solitamente eseguito in anestesia locale, riducendo così i rischi associati all'anestesia generale. Durante la procedura, il radiologo utilizza tecniche di imaging come la fluoroscopia o la tomografia computerizzata (TC) per assicurarsi che l'ago sia correttamente posizionato e che il cemento osseo venga distribuito uniformemente nella vertebra.
Indicazioni per la vertebroplastica
La vertebroplastica è indicata principalmente per pazienti che soffrono di fratture vertebrali osteoporotiche. Queste fratture si verificano frequentemente in soggetti anziani, con ossa fragili, e causano dolori intensi e debilitanti. La procedura è particolarmente utile quando i trattamenti conservativi come i farmaci analgesici, i supporti vertebrali o la fisioterapia non sono sufficienti a gestire il dolore.
Oltre all'osteoporosi, la vertebroplastica è indicata anche in pazienti affetti da lesioni vertebrali causate da tumori metastatizzati (come nel caso di pazienti con carcinoma mammario o prostatico) o da fratture traumatiche, soprattutto se queste ultime causano instabilità e dolore severo.
Vantaggi della vertebroplastica
I benefici della vertebroplastica sono numerosi. Innanzitutto, la procedura è minimamente invasiva, con un rischio relativamente basso di complicazioni. La maggior parte dei pazienti avverte un significativo miglioramento del dolore già nelle prime 24-48 ore successive all’intervento. Inoltre, la vertebroplastica consente una ripresa rapida delle attività quotidiane, riducendo al minimo i tempi di recupero rispetto a un intervento chirurgico tradizionale.
Un altro vantaggio è la riduzione del rischio di cifosi, una curvatura anomala della colonna vertebrale che può svilupparsi a seguito di fratture vertebrali non trattate, soprattutto nei pazienti anziani.
Rischi e controindicazioni
Nonostante i numerosi benefici, la vertebroplastica presenta alcuni rischi. Tra i più comuni troviamo la possibile fuoriuscita del cemento osseo dalla vertebra, che può causare irritazione dei tessuti circostanti o compressione delle radici nervose. Tuttavia, tali complicanze sono rare e possono essere minimizzate grazie all'esperienza del radiologo e all'uso di tecnologie avanzate di imaging.
La vertebroplastica è controindicata in presenza di infezioni attive a livello vertebrale o in pazienti con problemi di coagulazione del sangue. Inoltre, la procedura è meno efficace in pazienti con fratture stabilizzate o consolidate.
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A chi rivolgersi?
Se soffri di dolori alla schiena a causa di una frattura vertebrale, è importante consultare un medico specialista in radiologia interventistica. Un radiologo esperto può valutare la tua condizione attraverso tecniche di imaging e stabilire se la vertebroplastica sia il trattamento più adatto alle tue esigenze.
In conclusione, la vertebroplastica rappresenta una soluzione efficace e minimamente invasiva per il trattamento delle fratture vertebrali dolorose, offrendo un rapido sollievo dal dolore e un miglioramento della qualità della vita.