Vitamina D: alleata della tua salute
Si parla spesso dell’importanza della vitamina D, ma quanto siamo informati a riguardo? Per avere un’idea più completa, abbiamo intervistato il Professor Francesco Lippi, esperto in endocrinologia
La vitamina: una definizione tecnica
La vitamina D, essenziale per la salute ossea e la regolazione del calcio-fosforo, è una vitamina liposolubile. Viene sintetizzata grazie all'esposizione della pelle ai raggi ultravioletti (colecalciferolo) e, in parte, grazie alla dieta (ergocalciferolo).
Una carenza da evitare
È molto importante che la vitamina D non scenda sotto a 20 ng/ml. Questo perché la carenza di vitamina D può provocare delle alterazioni del metabolismo del calcio, del fosforo e, quindi, della formazione ossea.
I sintomi e le conseguenze della carenza possono essere piuttosto debilitanti. Eccone alcuni:
- Dolori alle articolazioni
- Caduta dei capelli
- Fragilità ungueale
- Stanchezza cronica
- Guarigione lenta
- Infezioni
- Rachitismo
- Osteomalacia
- Pre-eclampsia
Una carenza di vitamina D, inoltre, siccome diminuisce la capacità dell’intestino di assorbire calcio e fosforo, può provocare un aumento dei livelli di ormone paratiroideo (PTH) e, conseguentemente, portare all’iperparatiroidismo secondario. L'aumento dell'attività osteoclastica mediato dal PTH provoca la perdita della densità minerale ossea (BMD), con conseguente osteopenia e osteoporosi.
Fattori di rischio da considerare
Ci sono diversi fattori di rischio che possono predisporre a una carenza di vitamina D. Tra questi:
- Ridotta esposizione alla luce solare naturale
- Uso di creme solari che bloccano la sintesi di vitamina D
- L'obesità, con un BMI superiore a 30 kg/m², può interferire con l'assorbimento della vitamina D
- Sindromi da malassorbimento dei grassi
- Sindrome nefrosica
Una vitamina ricca di benefici
La vitamina D ha numerosi benefici sulla salute, tra questi:
- Riduce il rischio di più di una dozzina di tumori
- Alleata contro le malattie autoimmuni, inclusi diabete di tipo 1 e 2, artrite reumatoide, morbo di Crohn, tiroidite di Hashimoto, sclerosi multipla.
- Alleata contro altre condizioni infiammatorie, in quanto aumenta l'attività antimicrobica
- Stimola l'interleuchina (IL)-15 producendo macrofagi e aumentando la loro attività antimicrobica (19-20).
Indicazioni per mantenere un buon livello
Per ottenere un buon livello di vitamina D (tra 40 e 60 ng/ml) è necessario introdurre circa 2000 UI di vitamina D al giorno. Per farlo, è importante considerare la superficie corporea e, se si soffre di obesità, introdurre circa 2-3 volte più vitamina D di un soggetto normopeso.