Alterazioni della coscienza
Creato: 13/04/2024
Che sono gli stati alterati di coscienza?
La coscienza è definita come la condizione in cui le persone mantengono una consapevolezza su se stessi e sull'ambiente circostante. Pertanto, quando si verifica un cambiamento in questo stato si possono produrre disturbi diversi, a seconda della gravità con cui affliggono le funzioni mentali cognitive e affettive.
Quali sono i sintomi?
Tra le più frequenti alterazioni della coscienza, troviamo:
- Letargia o obnubilamento: riduzione dello stato di allerta o mancanza di attenzione e un certo grado di sonnolenza diurna;
- Confusione: è un po' più grave della letargia, poiché provoca disorientamento spazio-temporale e anche fasi di fantasia compulsiva o allucinazioni;
- Stupore: il paziente è permanentemente dormiente e reagisce solo mediante stimolazione, e solamente con risposte semplici;
- Coma: è uno stato in cui v'è la mancanza di reazione a qualsiasi stimolo e, a seconda del paziente, può portare a una condizione vegetativa persistente o presentare uno stato di coscienza minimo, con alcune espressioni facciali o emissioni vocali.
Quali sono le cause?
Le cause possono essere:
- Droghe o allucinogeni
- Discussione
- Ipnosi
- Paura
- Sesso
- Patologie: digiuno, stanchezza, disidratazione, epilessia, diabete, narcolessia, manie, insonnia, ecc.
Qual è il trattamento?
Dal momento che si tratta di un disturbo così vario, è difficile diagnosticare e trovare una cura applicabile a tutti i casi. I trattamenti più comuni sono:
- Farmacoterapia: catecolamine, monoamine, neurotrasmettitori, peptidi, ecc.
- Stimolazione neuropsicologica: basale, multisensoriale, musicoterapia ecc.