Ampullectomia endoscopica
Che cos’è l’ampullectomia endoscopica?
L’ampullectomia si divide in chirurgica o endoscopica e in entrambi i casi si tratta di una procedura che deve essere effettuata da esperti nel trattamento di lesioni ampollari benigne o maligne.
Nello specifico, l’ampullectomia endoscopica prevede la rimozione della papilla duodenale (papilla di Vater) per via endoscopica in corso di CPRE.
A cosa serve?
L’ampullectomia endoscopica serve per trattare lesioni pre-cancerose (adenomi con displasia) o tumori “in situ” della papilla di Vater.
L’asportazione delle lesioni non sempre è possibile per via endoscopica e in questo caso può essere necessario il ricorso alla chirurgia tradizionale (duodenocefalopancreasectomia).
In cosa consiste la procedura di ampullectomia endoscopica?
La procedura endoscopica consistete nella rimozione della papilla mediante un’ansa diatermica (un “cappio elettrificato”) e nel posizionamento di una protesi pancreatica e una biliare di “protezione”, che verranno rimosse dopo 1-2 mesi.
Questa procedura presenta un basso tasso di complicanze (<10%), però può essere applicata solo a un numero limitato di pazienti.
Recupero post-intervento
La ripresa dopo l’ampullectomia endoscopica è rapida, in genere di pochi giorni o addirittura durante la prima giornata post operatoria.